Emergono nuovi dettagli sul caso Boeing. Alcuni ispettori della Federal Aviation Agency, ente americano per l’aviazione civile, nel 2018 avevano ipotizzato lo stop di alcuni aerei della flotta dei Boeing 737 Max, lo stesso modello degli incidenti Lion Air ed Ethiopian Airlines.
A dare la notizia l’agenzia stampa Afp, secondo cui i funzionari della FAA erano venuti a conoscenza, con un anno di ritardo, che il costruttore del velivolo aveva disattivato il segnale di avvertimento su malfunzionamenti del sistema anti-stallo Mcas, al centro delle indagini come causa dello schianto della Ethiopian Airlines di marzo 2019, in Etiopia e del disastro dell’aereo Lion Air di ottobre 2018, in Indonesia.
Gli ispettori avevano ipotizzato di fermare gli aerei per avere il tempo necessario a stabilire se i piloti avessero bisogno o meno di una formazione supplementare, sostiene la stessa fonte.
Dopo alcune discussioni avevano alla fine abbandonato questa ipotesi, ma l’informazione non era arrivata fino agli alti responsabili dell’agenzia federale, spiega ancora la fonte, confermando le indiscrezioni del Wall Street Journal, in base alle quali il colosso Usa dei cieli non avvertì la Southwest Airlines e altre compagnie aeree che il sistema di sicurezza per la segnalazione di malfunzionamento ai sensori sui 737 MAX 8 era stato disattivato fino allo schianto del volo Lion Air.