Superano la soglia di 1 milione le domande pervenute per l’accesso al reddito di cittadinanza tramite Caf, patronati e Poste. Lo rende noto l’Inps nel suo consueto monitoraggio settimanale sul sussidio introdotto dal governo.
Nel dettaglio al 30 aprile scorso le domande totale sono state 1.016.977, di cui 748.742 arrivate tramite CAF, 35.593 tramite patronati, 23.037 con lo SPID e 209.605 presso gli Uffici postali. Tra le regioni in testa ancora la Campania da dove sono arrivate oltre 172 mila richieste, seguita dalla Sicilia con oltre 161 mila. Il Lazio ne conta circa 93 mila, la Lombardia e la Puglia circa 90 mila. A presentare meno domande la Valle d’Aosta (poco più di un migliaio), seguita da Trentino Alto Adige (3.695), Friuli Venezia Giulia e Basilicata con circa 12 mila.
Il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, intervenuto alla trasmissione Porta a Porta ha ricordato come rispetto alle 800mila domande arrivate nel primo mese – 1,3 milioni quelle attese per fine anno – ci sia un tasso di rifiuto del 20-25%. A conti fatti il vicepremier Luigi Di Maio poche ore fa ha sottolineato che dal reddito di cittadinanza avanzerà circa un miliardo di euro che verrà destinato a nuove misure a sostegno delle famiglie con i figli. Molto minori i risparmi sul fondo creato dal Decretone per quota 100 visto che, ha detto sempre Pasquale Tridico, “siamo a 123mila domande nel primo trimestre, ma abbiamo ancora 3 trimestri. Secondo me si arriva a 290mila domande molto facilmente” entro la fine dell’anno, come previsto.
Intanto promettono di far discutere le ultime dichiarazioni del vicepremier Matteo Salvini che da Budapest dove ha incontrato il premier Viktor Orban afferma:
Far ripartire il paese è una priorità, puoi mettere una toppa come il reddito di cittadinanza, ma serve altro. Ridurre le tasse è l’unico modo per far ripartire il Paese: il reddito di cittadinanza non fa ripartire l’Italia.