A meta’ seduta i principali listini americani sono in rosso, schiacciati dalle preoccupazioni sui tassi di interesse e dalla mancanza di catalizzatori positivi. Pesano, inoltre, le notizie provenienti dal Medio Oriente. Il Dow Jones perde lo 0.12% a 10367 e il Nasdaq lo 0.74% a 1983.
I dati macroeconomici diffusi in mattinata, sebbene indice di una solida ripresa dell’economia americana, rafforzano i timori di un incremento piuttosto aggressivo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve gia’ a partire dall’incontro del 30 giugno. Gli analisti temono che un aumento del costo del denaro troppo repentino possa danneggiare la nuova stagione degli utili sociali, ormai alle porte.
Nel mese di maggio l’indice dei prezzi alla produzione (PPI) negli Stati Uniti ha registrato una crescita dello 0,8%. In rialzo dello 0.3% anche il ”core PPI”, cioe’ l’indice depurato dalle componenti piu’ volatili, quali il settore alimentare e quello energetico. Entrambi i valori hanno superato le attese del mercato.
Incoraggianti anche le cifre sul mercato del lavoro. Nella settimana conclusasi il 12 giugno, le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono scese di 15.000 unita’ a 336.000. Le stime degli analisti erano per un valore di 340.000.
Supera le previsioni anche il superindice. Nel mese di maggio l’indicatore che fornisce una previsione sull’attivita’ economica Usa per i prossimi 6-12 mesi e’ salito dello 0.5%. Gli economisti si aspettavano un +0.4%.
E’ di poco fa il dato sull’attivita’ manifatturiera dell’area di Philadelphia. Nel mese di maggio l’indicatore, che anticipa lo stato dell’economia americana, e’ aumentato a quota 28.9 punti, contro un pronostico di 25.5. Il rapporto e’ osservato molto da vicino dagli operatori perche’ fornisce un’indicazione sullo stato dell’intera attivita’ manifatturiera degli Stati Uniti.
A livello societario, e’ da segnalare la debolezza del comparto hi-tech. Tra i titoli che perdono terreno, alcuni nomi eccellenti come Oracle, Dell, Intel, Sun Microsystems, IBM, Hewlett-Packard e Apple Computer. Unica eccezione Microsoft: il colosso software beneficia dei commenti positivi da parte di First Albany.
Il gigante dell’auto Ford nell’after hour di mercoledi’ ha alzato le previsioni sui risultati del secondo trimestre e del 2004. Dopo la diffusione della notizia, la banca d’affari Deutsche Bank ha alzato le stime sugli utili del gruppo.
Tra le blue chip del Dow Jones, i migliori guadagni li registrano Caterpillar, Merck & Co., General Electric e Microsoft. In rosso, invece Home Depot, Boeing e i gia’ citati Hewlett-Packard e Intel,. [Vedi decine di azioni in movimento segnalate da
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Sugli altri mercati, il dollaro perde terreno contro le principali valute, schiacciato dalle notizie di nuovi attentati in Iraq. Il cambio contro l’euro a $ 1.2040. In rialzo di $3.10 l’oro che si porta a $387.50 all’oncia.
Il petrolio e’ in modesta ripresa dopo che il sabotaggio agli oleodotti iracheni ha bloccato le esportazioni attraverso il Golfo Persico. Gli operatori temono che il funzionamento degli oleodotti non potra’ essere ripristinato prima della prossima settimana. Al momento il future con scadenza a luglio guadagna 53 centesimi a $37.85 al barile.
I titoli di Stato, infine, sono in lieve ripresa rispetto all’apertura di questa mattina. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.72% contro il 4.75% dei primi scambi.