Allarme Moody’s: “nuovi dazi su prodotti cinesi manderanno gli Usa in recessione”
La minaccia del presidente Usa Donald Trump di aumentare i dazi sulle merci cinesi importate non farà bene né all’economia cinese né a quella americana. Ne è convinto Steve Cochrane, capo economista di Moody’s Analytics a Singapore:
“Se la minaccia di Trump diventa realtà, sarà un punto di svolta per l’economia mondiale. Questo è lo scenario peggiore che abbiamo messo in conto l’anno scorso e che avrà come conseguenza quella di provocare le giuste condizioni per una recessione negli Stati Uniti, una rapida riduzione della crescita in Cina e una crescita globale più lenta”, ha scritto l’esperto in una nota.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.