Borsa Tokyo in rosso, in linea con il resto dell’Asia
Ancora una seduta con il segno meno alla Borsa di Tokyo. Gli investitori sono preoccupati per un‘escalation delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti. Inoltre ha pesato sui titoli della grandi aziende esportatrici giapponesi l’apprezzamento dello yen rispetto a dollaro ed euro.
Alla fine delle contrattazioni il Nikkei è sceso dello 0,93% (-200,46 punti) a 21.402,13 punti; l’indice Topix ha segnato un calo dell’ 1,38% (-21,62 punti) a 1.550,71 punti.
Prevale il segno meno anche sulle altre principali Borse asiatiche. L’Hang Seng perde l’1,75% e Shanghai è in rosso per lo 0,85%. L’oro sale dello 0,12% a 1.283 dollari l’oncia, mentre cede il petrolio Wti americano dello 0,75 a 61,68 dollari il barile.
Breaking news
Le borse cinesi chiudono in rialzo in attesa della decisione sui tassi di interesse della banca centrale cinese. Shanghai e Shenzhen registrano aumenti significativi, trainati dal settore high-tech.
L’inflazione nell’Eurozona si conferma al 2% su base annua per ottobre 2024, come riportato da Eurostat, con un incremento rispetto al mese precedente. L’inflazione core, che esclude le componenti più volatili, rimane al 2,7%. Nell’intera Unione Europea, l’inflazione annuale sale al 2,3%.
La Borsa di Tokyo chiude in rialzo, sostenuta dai titoli del settore bancario e finanziario. Il Nikkei guadagna lo 0,5%, trainato da Sumitomo Mitsui Financial Group e Hachijuni Bank. Le aspettative di un aumento dei tassi da parte della Bank of Japan alimentano il settore.
Nestle ha abbassato il target di redditività a medio termine e aumenterà gli investimenti pubblicitari per stimolare le vendite.