Svolgere l’attività di consulenza finanziaria in forma associata non sarà più un miraggio. Giulio Centemero, capogruppo della Lega in Commissione Finanze della Camera, ha presentato un progetto di legge volto allo sviluppo dell’attività di consulenza finanziaria, mediante la possibilità di svolgere la professione anche nella forma della persona giuridica.
In sostanza il progetto di legge permette ai consulenti finanziari di svolgere la professione nella forma della persona giuridica, creando così società di consulenti. La proposta dell’onorevole Centemero prevede anche la possibilità di costituire società di consulenti, ferma restando l’autonomia organizzativa dei singoli intermediari.
Obiettivo: incentivare l’ingresso di giovani consulenti finanziari
In un contesto globale sempre più competitivo, l’introduzione della possibilità di svolgere l’attività di consulenza finanziaria in forma societaria non solo consentirà al nostro Paese di affrontare le crescenti sfide nel settore finanziario e di continuare a ricoprire un ruolo di primo piano nel contesto europeo, ma incentiverà anche l’ingresso nel mondo della consulenza finanziaria dei giovani, contribuendo così ad un importante ricambio generazione nel settore agevolato dall’affiancamento tra consulenti senior e giovani neolaureati.
Così lo stesso deputato leghista ha spiegato l’obiettivo principale della sua proposta. Ad esprimere soddisfazione è stata l’Anasf.
Anasf, che da anni sottolinea l’opportunità dell’introduzione in Italia della persona giuridica per la categoria che essa rappresenta, esprime soddisfazione per le disposizioni integrative del testo unico della finanza (TUF). Esse sonno volte a dare piena ed effettiva applicazione all’istituto previsto dalla direttiva Mifid 2, recependo nell’ordinamento italiano una possibilità già accolta con favore da vari Paesi dell’Unione Europea.
L’Associazione dei consulenti finanziari in passato ha già sottolineato il valore di questa ulteriore e auspicata evoluzione per la figura degli advisor: in un contesto altamente sfidante questa possibilità consente infatti di offrire ai cittadini un servizio sempre più di qualità, che coniuga competenze e professionalità diversificate. Al contempo, favorisce lo sviluppo della professione attraverso l’inserimento di nuove leve.