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Esg: “Alcune società nascondono ancora testa nella sabbia”

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Il direttore degli investimenti del secondo maggior fondo pensione statunitense è convinto che il mondo della finanza, nonostante la percezione stia gradualmente cambiando, sottovaluti l’impatto del cambiamento climatico sul portafoglio.

“Non penso che i mercati stiano valutando il rischio di cambiamenti climatici, perché siamo troppo orientati al breve termine”, ha dichiarato Chris Ailman, Cio del California State Teachers’ Retirement System (228 miliardi di dollari in gestione) durante una conferenza del Milken Institute, “i nostri sistemi di rischio sono molto efficaci nel valutare il rischio di controparte e il rischio finanziario, mi fa impazzire il fatto che, in qualche modo, l’Esg sia considerata un’analisi non finanziaria”.

Alcuni studi, in particolare quello redatto da Mercer, hanno mostrato le relazioni fra cambiamento climatico e l’impatto sugli investimenti.

“Alcune società stanno nascondendo la testa sotto la sabbia” cercando di non considerare la questione climatica come un rischio di tipo finanziario, ha detto Ailman in un’intervista a Business Insider, “man mano che ci allunghiamo nel tempo e il tempo atmosferico si fa più instabile, penso che verrà confermato come i mercati stiano potenzialmente prezzando male questo rischio per il futuro… La presa di coscienza di ciò che è in serbo [sul fronte climatico] potrebbe essere molto netta e drammatica”.
Secondo il responsabile degli investimenti del Cstrs le emissioni di anidride carbonica sono una delle questioni fondamentali che le aziende dovranno affrontare, in particolare per ridurre il rischio che questioni di tipo climatico danneggino inaspettatamente alcuni asset (“stranded asset”) compromettendone il valore.
Se il numero di catastrofi naturali è destinato a crescere nei prossimi anni, ha aggiunto Ailman, gli investitori dovrebbero iniziare a posizionarsi in modo difensivo prima che essi si verifichino.