Dopo aver speso in territorio positivo la maggior parte della seduta, i listini azionari Usa hanno invertito al ribasso nel pomeriggio e hanno chiuso la giornata in rosso. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.14% a 10357 e il Nasdaq lo 0.28% a 2019.
Non ha avuto lunga durata la ventata di buonumore scattata con il passaggio (anticipato) dei poteri al governo iracheno. All’ottimismo sugli sviluppi della questione Iraq sono subentrate le preoccupazioni sull’inasprimento delle relazioni tra Palestina e Israele dopo il movimento delle truppe di quest’ultima nella Striscia di Gaza.
Ma a frenare gli investimenti, piu’ che altro, sono le questioni legate ai fondamentali dell’economia americana. Gli investitori preferiscono limitare i rischi in attesa degli importanti appuntamenti economici in calendario questa settimana.
Primo fra tutti, la riunione della Federal Reserve del 30 giugno. Gli operatori danno per scontato un aumento di 25 punti base del costo denaro dall’attuale 1% (minimo di 46 anni). Molta attenzione sara’ prestata alle parole e al tono del documento ufficiale che accompagna le decisioni della Banca Centrale Usa.
Nelle prossime giornate saranno inoltre diffusi gli importanti dati su occupazione, fiducia dei consumatori e attivita’ manifatturiera. Oggi sono risultati migliori delle attese i dati di maggio su spese al consumo (+0.6%) e reddito personale (+1%).
Sul fronte societario, le autorita’ europee hanno sospeso le sanzioni prese contro il colosso software Microsoft. La notizia su nuovi casi di mucca pazza negli Stati Uniti hanno pesato sulle societa’ di fast food: in rosso, tra le altre, McDonald’s e Wendy’s. Molto neagativa anche la performance di General motors, dopo l’annuncio del gruppo sulle vendite deludenti realizzate a giugno.
Molto vivace il settore telecom: SBC Communications ha alzato dell’8% i dividendi trimestrali e AT&T ha ricevuto un giudizio pesante dall’agenzia Moody’s (il rating sul debito potrebbe essere tagliato a junk). Giudizi positivi di una banca, infine, su Apple Computer.
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Sugli altri mercati, il dollaro e’ in lieve ribasso nei confronti dell’euro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.2185. In calo anche l’oro, con il future di agosto che ha ceduto $1.90 a $401.30 all’oncia. Nel corso della mattinata la quotazione del metallo prezioso si era spinta fino ai nuovi massimi, superando i $404 all’oncia.
Le vendite non hanno risparmiato il petrolio, il cui prezzo e’ sceso ai minimi di oltre 2 mesi. Il future per consegna agosto ha ceduto $1.31 a $36.24 al barile. Ondata di sell, infine, sui titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni si e’ attestato al 4.74% contro il 4.64% della chiusura di venerdi’.