La guerra commerciale tra Cina e Usa rappresenta una pesante minaccia per la globalizzazione e l’ordine mondiale. Non ha dubbi Gideon Rachman, giornalista del Financial Times, che in un lungo articolo pubblicato oggi, prova ad analizzare le origini delle tensioni tra le due potenze mondiali
“La Cina e Gli Stati Uniti – scrive Rachmen – sono entrambi insoddisfatti dell’attuale ordine mondiale” anche se “la natura della loro infelicità è molto diversa”.
Se per Donald Trump, l’attuale sistema economico mondiale opera enormemente a svantaggio dell’America; sul fronte opposto, il presidente cinese Xi Jinping, lamenta una situazione opposta. Per il commentatore inglese, Xi è ben consapevole che la globalizzazione è stata una leva fondamentale per l’ascesa della Cina negli ultimi 40 anni ed è quindi determinato a preservare l’attuale modello commerciale. Tuttavia per la Cina il problema dell’attuale ordine mondiale è rappresentato dal predominio politico e strategico dell’America, che Xi vuole scalzare nella regione Asia-Pacifico.
In altre parole, Xi vuole cambiare l’ordine strategico mondiale e per farlo ha bisogno di mantenere l’attuale ordine economico, mentre Trump vuole preservare l’ordine strategico e per farlo ha bisogno di cambiare l’attuale ordine economico.
Gli atteggiamenti sempre più bellicosi dei nazionalisti di entrambe le sponde, secondo il commentatore del Ft, sarebbero l’esemplificazione della cosiddetta “trappola di Tucidide”, un’espressione resa famosa da Graham Allison, un professore di Harvard, secondo il quale il grande storico greco attribuiva lo scoppio della guerra fra Atene e Sparta nel V secolo avanti Cristo alla crescita della potenza ateniese, e alla paura che tale crescita ingenerò nella rivale Sparta.