Gli analisti ed economisti si stanno dannano per fare previsioni sulle conseguenze negative che avrà sull’economia globale la guerra commerciale, ma intanto il mercato azionario mondiale ha perso mille miliardi di dollari di capitalizzazione in una sola seduta causa dell’ultima settimana di improvvisa escalation dei dazi. Tanto è costato l’inasprimento delle tensioni e la nuova battaglia tra Cina e Stati Uniti a colpi di tariffe coercitive sui beni importati.
L’indice delle Borse mondiali, che oggi ha tentato di riscattarsi, ha lasciato sul campo il 2% circa ieri, per la peggiore prova giornaliera da dicembre. Le vendite si sono fatte particolarmente pesanti negli Stati Uniti dove l’indice S&P 500 ha ceduto il 2,5% e il Nasdaq più del 3%. I mercati azionari europei, che stamani rimbalzano, sono arretrate dell’1,2% mentre i mercati emergenti dell’1,7%.
Sul fronte obbligazionario è una giornata importante. Il contratto sui Bund scende di 15 tick a 166,37 punti base mentre lo spread tra Italia e Germania sulla scadenza decennale vale 278 punti base. Il tasso del Btp decennale rende il 2,72%. Oggi è in calendario l’attesa asta di BTp a 3, 7 e 30 anni.