Dopo che il vice premier Matteo Salvini ha comunicato le intenzioni del governo di violare i parametri di bilancio europei se serve per realizzare i piani di MoVimento 5 Stelle e Lega su fisco e lavoro, il differenziale di rendimento tra i Btp e i Bund decennali è salito ai massimi da fine gennaio.
Su Twitter il noto commentatore Usa di economia Alan Friedman ha criticato il ministro dell’Interno, reo di aver tenuto un comportamento irresponsabile alla base dell’innalzamento delle tensioni sui mercati obbligazionari. Il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha provato a fare il pompiere, ma il fuoco si era già acceso.
“Salvini ha detto ‘Siamo pronti a sforare le normative europee in tema di debito e deficit… Se servirà infrangere alcuni limiti del 3%, del 130-140%, noi tiriamo dritti'”. Intanto – ha osservato l’ex giornalista pluri premiato del Financial Times – “lo Spread è ora sopra 280”.
Alert di Visco: Spread raddoppiato in un anno
Sul caro-spread è intervenuto anche il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, che ha sottolineato come il differenziale sia raddoppiato dai livelli di inizio 2018. Proprio per questa ragione non si può più rinviare una strategia di riduzione progressiva del debito pubblico. Anche perché stanno iniziando a emergere “segnali di tensione” sul costo dei prestiti a famiglie e imprese
Sul mercato secondario oggi rendimenti del Bund decennale sono scesi ai minimi dal 2016 mentre lo Spread tra Italia e Germania continua a scambiare ai livelli più alti degli ultimi tre mesi in area 290 punti base (vedi grafico).
Le elezioni europee sono ormai dietro l’angolo e potrebbero riportare un po’ di serenità politica, di cui gli investitori hanno disperato bisogno. Tuttavia, visti i dubbi sulle coperture per scongiurare che scattino le clausole di salvaguardia e quindi l’aumento dell’IVA, la sfida frontale sui conti pubblici tra governo giallo verde e Bruxelles sembra destinata a protrarsi fino al 2020.
Nelle previsioni di primavera la Commissione EuropeaCommissione Europea ha avvertito che l’anno prossimo le finanze pubbliche italiane, schiacciate dal peso del debito pubblico, andranno fuori controllo. Alla luce delle tensioni interne alla coalizione di governo e viste le stime su debito e Pil, gli analisti e i commentatori di mercato si attendono tutti un incremento della volatilità quest’estate.