Uscita dal sistema Libor, Moody’s avverte sui rischi
L’agenzia di rating Moody’s ha avvertito dei possibili rischi che il settore finanziario potrebbe trovare sul percorso della transizione dal Libor, la cui chiusura è prevista nel 2021, ai nuovi tassi riferimento. Moody’s cita rischi rischi finanziari e di valutazione, rischi legali derivanti dal fatto che i clienti e le controparti potrebbero non aderire ai nuovi protocolli e ai rischi operativi derivanti dal fatto che i sistemi potrebbero non essere pronti e interrompere il business.
Solo il 32% degli operatori non bancari intervistati ha dichiarato che i rischi associati alla transizione verso i nuovi tassi di riferimento alternativi sono materiali o molto rilevanti, rispetto al 73% delle banche. Quasi il 70% dei soggetti non bancari ritiene che il rischio “sia limitato o non materiale”.
“Ci sono alcune grandi istituzioni non bancarie attive a livello globale, nell’Emea e e in Asia che devono ancora iniziare la pianificazione per la transizione e, anche se c’è ancora tempo per iniziare, la finestra si sta chiudendo rapidamente e sarà necessario intervenire tempestivamente per evitare interruzioni”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.