Giorni contati per la premier britannica Theresa May, che resta decisa a cercare di ottenere il via libera del Parlamento alla Brexit e s’impegna a indicare una data per le sue dimissioni da leader Tory e da premier solo dopo il voto “in seconda lettura” sulla legge per l’attuazione dell’uscita dall’Ue che intende sottoporre a Westminster nella settimana del tre giugno.
La notizia delle dimissioni, anticipata dalla stampa britannica, è stata confermata in un comunicato stampa, dopo l’ incontro di ieri con i deputati del gruppo parlamentare del suo partito in seno al Comitato 1922: organismo interno incaricato di gestire le elezioni per la leadership Tory e di fissarne le regole.
Stando al comunicato, Theresa May ha insistito a dichiararsi “determinata ad assicurare l’effettiva uscita del Regno Unito dall’Ue… entro l’estate“.
Ma sono numerosi gli osservatori che vedono ridotte le possibilità che l’accordo sia approvato: May e un pezzo del partito Conservatore stanno cercando da settimane di ottenere l’appoggio dei Laburisti per far approvare l’accordo, ma per ora le trattative non sono andate bene.
Come se non bastasse, entrambi i partiti sono divisi al loro interno fra sostenitori di Brexit e contrari, e nessuno dei due leader ha ancora trovato il modo di far quadrare il tutto.