L’ondata di dazi Usa che hanno colpito gli Stati Unit sta spingendo le aziende ad abbandonare la produzione in Cina e, più in generale, in Asia. Lo ha detto il presidente Usa, Donald Trump, in un’intervista alla Fox, nella quale ha aggiunto che qualsiasi accordo con la Cina non può essere un accordo “50-50”.
Trump ha spiegato inoltre che gli Stati Uniti e la Cina
“avevano raggiunto un accordo molto forte, un buon affare e loro l’hanno cambiato. Allora ho pensato, va bene, ora colpiremo la loro produzione con nuovi dazi”.
Nessun altro colloquio commerciale tra i principali negoziatori commerciali cinesi e statunitensi è stato programmato dall’ultimo round terminato il 10 maggio, lo stesso giorno in cui Trump ha aumentato i dazi su 200 miliardi di prodotti cinesi.
Da allora, la Cina ha assunto un tono più severo nella sua retorica, suggerendo che una ripresa dei colloqui volti a porre fine alla guerra commerciale di dieci mesi tra le due maggiori economie del mondo non sarebbe probabilmente avvenuta a breve.
Trump ha aggiunto che ogni accordo non può essere “50-50” tra i due paesi e deve essere più favorevole agli Stati Uniti a causa delle passate pratiche commerciali di Cina.
Mentre si fa sempre più calda la campagna elettorale in vista delle elezioni presidenziali del 2020, sabato scorso, Joe Biden ha dato il via ufficialmente alla sua campagna elettorale a Philadelphia. Secondo la media calcolata dal sito specializzato RealClearPolitics, l’ex vicepresidente Usa domina sugli avversari delle primarie democratiche. E’ avanti di 22,7 punti sul diretto inseguitore Bernie Sanders (il 39,1% contro il 16,4%) mentre, secondo il sondaggio di Fox News, staccherebbe Donald Trump di 11 punti (49% a 38%).