Il bonus Renzi da 80 euro al mese è “tecnicamente sbagliato” e “va riassorbito” nell’ambito di una complessiva riforma fiscale. Così il ministro dell’economia Giovanni Tria parlando nella trasmissione televisiva Agorà sulcredito Irpef elargito a chi guadagna tra gli 8 mila e i 26.600 euro all’anno.
In base agli ultimi dati elaborati dall’Ufficio parlamentare di bilancio, con oltre 9 miliardi di valore il bonus Renzi è la regina delle “spese fiscali“. Da qui il riassorbimento proposto dal ministro che potrebbe servire per evitare l’aumento Iva.
“Nell’ambito di una riforma fiscale gli 80 euro vengono riassorbiti. Tecnicamente è stata una decisione sbagliata, risultano come spese e non come un prelievo. Inoltre tecnicamente è stato un provvedimento fatto male”.
Secondo il titolare del dicastero di via XX Settembre, in Italia sarebbe meglio avere più Iva e meno Irpef.
“E’ una mia posizione scientifica, un’opinione sulla composizione del prelievo fiscale, per cui è meglio avere più imposte indirette, come l’Iva, e meno dirette come l’Irpef. Ma questo non ha niente a che vedere con l’ammontare delle tasse.
Tria poi si è soffermato a parlare in generale della questione del rapporto tra deficit e Pil e dei conti pubblici.
Il deficit non è una decisione autonoma dai mercati, perché significa prendere denaro a prestito e il problema è che il deficit significa che qualcuno sia disponibile a prestarci del denaro a quel tasso di interesse. Inutile pensare di fare un deficit per 2-3 miliardi in più quando poi per fare questo dobbiamo fare interessi aggiuntivi per 2-3 miliardi (…) Nella seconda parte dell’anno potremo avere una ripresa più forte e dipende anche da quanto riusciamo a creare fiducia negli investitori e fiducia nei risparmiatori, che così possono utilizzare più reddito per i consumi. Per questo non bisogna creare allarmi per il futuro