Il mondo bancario è sempre più vicino alla tecnologia, una scelta dettata anche dalla necessità di far fronte alla concorrenza del mondo fintech. Per questo il Monte dei Paschi ha avviato un percorso di contaminazione, in partnership con Accenture, al fine di dialogare con le start up italiane più virtuose all’interno dell’iniziativa Officina Mps, idee per crescere che ogni anno premia la società più innovativa.
La vincitrice dell’edizione 2019 è Ugo, scelta tra 4 progetti finalisti presentati nell’ambito dell’evento conclusivo che si è tenuto a Firenze negli spazi della Fortezza da Basso.
Ugo è una startup che fornisce un caregiver su richiesta, quando nessun familiare o amico può prendersi cura della persona fragile, facendosi trovare all’indirizzo di partenza all’ora stabilita per raggiungere insieme all’utente la destinazione e per affiancarlo nelle attività quotidiane – riceverà un contributo di 25mila euro e potrà portare all’interno della banca competenze e idee innovative e creare la contaminazione virtuosa che sta alla base di “Officina”.
Tra le quattro startup finaliste – Biorfarm, Garanteasy, Talents Venture e Ugo – la giuria, composta da Giampiero Bergami, chief commercial officer di BMps, Patrick Cohen, ceo Gruppo Axa Italia, Michele Centemero, country manager di Mastercard per l’Italia, e Federico Ferrazza, direttore di Wired Italia, ha valutato le diverse proposte sulla base delle capacità di innovazione, applicabilità, credibilità e comunicazione dei progetti elaborati, portatori di idee e strumenti nuovi, che possano contribuire allo sviluppo del gruppo Montepaschi. Tutte le startup finaliste avranno l’opportunità di entrare nell’albo fornitori di Mps, come già avvenuto per la maggior parte delle finaliste della passata edizione che oggi lavorano sotto contratto con la banca.
Sostenere le start up e favorire la contaminazione
Officina Mps, lanciata a febbraio 2018, ha visto nelle due edizioni la partecipazione di oltre 430 startup e Pmi innovative da tutta Italia, chiamate a presentare proposte innovative orientate a trovare soluzioni evolute per soddisfare i bisogni bancari di famiglie ed imprese. Nella prima edizione, vinta dalla romana Trovabando, le partecipanti sono state coinvolte su alcune sfide prioritarie definite dalla banca su digitalizzazione dell’esperienza cliente, ampliamento dell’offerta e miglioramento dei processi aziendali. Nella seconda, lanciata il 2 ottobre scorso, i partecipanti si sono impegnati, invece, in due differenti categorie, Pmi/Small Business e clienti privati, cercando di immaginare e realizzare nuovi canali, strumenti, metodi per offrire servizi sempre più all’avanguardia e vicini alle persone.
Le finaliste hanno lavorato singolarmente fianco a fianco con team di professionisti della Banca al fine di individuare le migliori modalità di implementazione delle loro soluzioni in Mps. Una collaborazione virtuosa che ha rappresentato un’occasione di crescita per tutte le parti coinvolte con una contaminazione di idee e professionalità. Non un semplice contest, quindi, ma una vera e propria fabbrica di idee e progetti dove il lavoro congiunto di soggetti interni ed esterni permette di generare servizi effettivamente utili alla banca e ai suoi clienti.
Premiata anche la sostenibilità
Durante la finale del contest si è svolta anche l’assegnazione del premio per l’innovazione sostenibile che è andato a Biorfarm. La startup ha ideato un social-marketplace che connette i consumatori con piccoli produttori locali, con l’obiettivo di eliminare le distorsioni create dall’attuale filiera del cibo, creando un modello più sostenibile. A consegnare il premio è stata Stefania Bariatti, presidente di Banca Mps, che ha guidato una giuria composta da Cristiano Busco, professore ordinario di sustainability accounting and integrated reporting alla Luiss, e Marco Palocci, responsabile direzione relazioni esterne e istituzionali di BMps e coordinatore del gruppo di lavoro istituito dal cda per le politiche di sostenibilità.