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UN’ OFFERTA PER IL LINGOTTO

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(WSI) – Cari signori del governo, forse c’è un’occasione. Tirate fuori il capo dalla feroce souplesse in cui sembra risolversi attualmente il vostro passo. E prima di compulsare i nuovi rinvii a raffica che sembrano addensarsi nella vostra cartella clinica, ieri della riforma sul risparmio, oggi delle pensioni, domani magari del Dpef, ponete mente a un interessante caso. Lunedì prossimo, la prima residua azienda industriale del paese annuncerà probabilmente che le cose non vanno bene come sperato.

Niente di tragico rispetto a quel che un anno fa si temeva, ma bisogna ancora insistere, incidere e dismettere per dedicare risorse a un’auto che stenta più del previsto, tra vertenze sindacali dure come Melfi, ombre preoccupanti di scontri ancora più duri sul tavolo dei metalmeccanici, il matrimonio da sciogliere con General Motors e le banche che potrebbero e forse dovranno entrare nel capitale.

Fateci caso, è la Fiat. E’ l’azienda presieduta da quel Luca Cordero di Montezemolo che tanto vi incalza ogni giorno, ammonendo che la riforma dell’Irpef che avete promesso è inattuabile, e che il problema da affrontare è un altro.

Fossimo in voi, signori del governo, la considereremmo una straordinaria occasione, un caso faustiano di male promesso da volgere in bene esercitato. La cosa più sciocca sarebbe da parte vostra godere delle difficoltà che graveranno su LCdM. Il mal comune mezzo gaudio non funziona, quando un governo mostra di aver perso il polso di quanto imprenditori e banchieri si aspettano.

E’ vero, anzi verissimo: mai LCdM potrebbe tendere la mano verso lo Stato, dopo tanti proclami sul “rimboccarsi le maniche”. Ma al contempo si troverebbe per primo a fare i conti con un sindacato le cui posizioni restano al momento assai diverse dal “fare squadra”.

Proprio per questo, signori del governo, è il momento di uno scatto di reni. Entrate nel ballo, mettete sul tavolo Fiat l’offerta di sgravi Irap riservati alle imprese che firmino accordi contrattuali di produttività. E’ solo un esempio.

Ma per carità aguzzate l’ingegno, e dalla panoplia di esempi che Francia e Germania offrono in queste settimane, fate un’offerta politica capace di incatenare LCdM e sindacati, banche e imprese, al coraggio di scelte politiche oggi, e non di proclami per il domani. Un domani, signori del governo, che sarebbe en attendant la vostra illacrimata sepoltura, se continuate a rinviare e digrignare i denti.

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