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WALL STREET: BUON RECUPERO DEGLI INDICI AZIONARI

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Gli indici azionari americani hanno chiuso in marginale rialzo una seduta che si e’ contraddistinta per la volatilita’. Dopo un’apertura piuttosto debole, gli indici hanno imboccato con sicurezza la via dei ribassi: il Dow Jones e’ sceso sotto la soglia dei 10000 a 9950 e il Nasdaq e’ scivolato ai minimi di nove mesi. Nelle ultime ore di contrattazioni i listini hanno recuperato in maniera sensibile per chiudere in terreno positivo. Nel dettaglio, il Dow Jones ha guadagnato lo 0.04% a 10050, il Nasdaq lo 0.78% a 1889. Positivo anche l’S&P 500 che ha chiuso a +0.27% a 1096.

Alcuni analisti parlano di “rimbalzo tecnico”. L’attenzione del mercato e’ ora concentrata sulla pubblicazione della trimestrale di Microsoft. Le attese degli analisti sono di un EPS a $0.29 su un fatturato di $9 miliardi. Non si escludono soprese al rialzo. Un altro dato che verra’ osservato attentamente sono i ricavi differiti, un indicatore del numero dei clienti che rinnovano i contratti per l’acquisto di software Microsoft sulla base di una sottoscrizione.

Per quanto riguarda la tempistica dell’annuncio dei piani di ridistribuzione di $75 miliardi di liquidita’ agli azionisti, alcuni trader sono convinti che la compagnia abbia deliberatamente deciso di farlo qualche giorno prima della pubblicazione degli utili proprio per non distogliere l’attenzione degli operatori dagli utili. Gli operatori sperano che i solidi risultati del colosso software riporti il buonumore e aiuti il mercato a scrollarsi di dosso l’incertezza e le preoccupazioni degli ultimi giorni.

A condizionare l’umore degli operatori nella giornata odierna sono intervenute soprattutto le cifre contrastanti provenienti dal fronte degli utili. I dati diffusi fino a questo momento non non sono riusciti a cancellare i timori di un rallentamento della crescita dei profitti nel secondo semestre. Sebbene numerose societa’ abbiano battuto le stime degli analisti, in molti casi le stesse aziende hanno lanciato un warning sui prossimi trimestri.

E’ il caso di eBay. La societa’ di aste online ha riportato mercoledi’ sera risultati di bilancio superiori al consensus, ma ha deluso sull’outlook. Il titolo ha chiuso in modesto ribasso, dopo aver esteso le perdite oltre il 3%. Chiusura negativa anche per Sears. Il colosso del retail ha pubblicato utili e fatturato superiori alle previsioni degli analisti, ma ha ridotto le stime per il 2004.

Sotto pressione anche Caterpillar. La blue chip ha registrato un incremento degli utili di secondo trimestre pari al 38% e ha alzato l’outlook per il 2004, ma non e’ risultata in linea con le aspettative degli analisti. Il titolo ha perso quasi il 5%.

Ancora dal fronte societario, Adolph Coors e Canada’s Molson hanno annunciato di aver raggiunto un accordo. Dalla fusione delle due societa’ nascera’ un nuovo colosso del mercato della birra. Secondo il Wall street Journal, sull’operazione gravano pero’ alcune nuvole.

Fa discutere la possibilita’, citata dal Wall Street Journal, che il broker online Charles Schwab possa essere l’obiettivo di un takeover. I nomi citati includono Merrill Lynch, Ameritrade, E*Trade e Toronto-Dominion Bank (proprietaria di TD Waterhouse).

Tra le blue chip del Dow Jones, i migliori guadagni li hanno registrati Verizon, SBS Communications, Intel, IBM e Hewlett Packard. Hanno guidato la classifica dei peggiori ribassi Caterpillar, Walt Disney, Altria e Boeing. [Vedi decine di azioni in movimento segnalate da
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Sul fronte economico, non ha avuto effetti significativi il dato migliore delle attese sul mercato del lavoro. Le nuove richieste di
sussidi di disoccupazione la settimana scorsa sono scese di 11.000 unita’ a quota 339.000. Le stime erano per un valore di 345.000.

Delusione per il superindice
redatto dal Conference Board, l’organizzazione indipendente di ricerca macroeconomica con sede a New York. Nel mese di giugno l’indicatore, che fornisce una previsione sull’attivita’ economica Usa per i prossimi 6-12 mesi, e’ calato dello 0.2%. E’ il primo calo dell’anno. Distensive, tuttavia, le dichiarazioni di alcuni economisti. Ken Goldstein, economista del Conference Board, ha commentato che “i dati riflettono un panorama economico solido, anche se il momentum e’ inferiore a quello registrato lo scorso mese”.

Sugli altri mercati, il dollaro e’ poco variato sull’euro. Nel tardo pomeriggio il cambio tra le due valute e’ a $1.2249. I future sull’oro hanno chiuso in ribasso per la quarta sessione consecutiva, incapaci di scrollarsi di dosso lo spettro di interventi piu’ aggressivi della Federal Reserve sul costo del denaro. Il future con scadenza agosto ha perso $2 chiudendo a $395.30

In progresso il petrolio, alimentato dalle preoccupazioni sul fallimento del maggior esportatore di greggio russo, OAO Yukos, e sulle capacita’ delle raffinerie, ormai al limite. Il future con scadenza settembre ha segnato un rialzo di $0.78 a $41.36 al barile.

In flessione il rendimento sul Treasury a 10 anni, passato al 4.46% contro il 4.49% della chiusura di mercoledi’.