La flat tax si farà. Parola di Matteo Salvini l’indomani della vittoria alle elezioni europee. La tassa piatta targata Lega si applicherà sui redditi delle imprese e sui redditi delle famiglie fino a 50mila euro e oggi ottiene il beneplacito anche dei Cinque Stelle.
Il ministro dell’Economia ha detto che i soldi ci sono per fare la flat tax per il ceto medio, e allora per me si può fare, andiamo, io ci sono, facciamola.
Così il leader politico dei Cinque Stelle, Luigi Di Maio nella conferenza stampa post-voto europee. Salvini ha parlato di un piano da 30 miliardi in cui entrerà la tassa piatta e altri temi, dall’inversione dell’onere della prova nella giustizia tributaria all’accelerazione dei crediti d’imposta fino allo sblocco dei debiti commerciali della Pa.
La tassa piatta non riguarderà tutti i redditi ma solo quelli più bassi. In base a quanto annunciato da Salvini quindi chi supererà la soglia dei 50 mila euro continuerà a pagare secondo gli attuali scaglioni Irpef che sono cinque: 23% fino a 15 mila euro, 27% da 15 a 28 mila, 38% da 28 a 55 mila, 41% da 55 a 75 mila e 43% oltre 75 mila.
La flat tax poi sarà opzionale nel senso che i contribuenti potranno scegliere se aderire alla tassa piatta oppure tenersi l’Irpef attuale con i suoi sconti. Come riporta Il Sole 24 Ore Il Sole 24 Ore, “in una delle tante tabelle che stanno impegnando il cantiere della proposta, per esempio, si ipotizza di cancellare gli sconti solo sopra gli 80mila euro di reddito, e si calcola per questa via un risparmio da 8 miliardi all’anno. Con un’asticella abbassata verso quota 60mila, spiega un’altra tabella, l’effetto triplicherebbe”.
Per attuare la flat tax occorrerà però attuare una drastica riduzione a detrazioni e deduzioni fiscali in cui si punta a far entrare anche la trasformazione del bonus da 80 euro da spesa pubblica a detrazione.