A meta’ seduta gli indici azionari americani sono in rialzo, alimentato da alcune buone notizie provenienti dal fronte societario e da quello macroeconomico. Il Dow Jones guadagna lo 0.76% e torna sopra i 10000 (10038), l’S&P 500 lo 0.58% a 1090. Positivo anche il Nasdaq, in progresso dello 0.93% a 1856.
Una nota di ottimismo questa mattina e’ arrivata da alcuni dati incoraggianti sugli utili. Tra le societa’ che oggi hanno pubblicano le trimestrali, sono risultati migliori delle attese gli utili di Verizon (VZ), Automatic Data Processing (ADP), Omnicom (OMC), Lockheed Martin
(LMT) e Du Pont (quest’ultima ha pero’ deluso sulle previsioni). Questa sera sara’ la volta di PeopleSoft (PSFT).
Ricordiamo che a condizionare negativamente le ultime sedute di borsa erano state proprio le cifre contrastanti sui profitti societari. Il ridimensionamento delle previsioni per i prossimi trimestri annunciato da numerose societa’ aveva contribuito a diffondere il timore di un rallentamento dei profitti delle aziende e conseguentemente dell’intera economia americana.
Buone notizie dagli indicatori macroeconomici. Nel mese di luglio l’indice che misura la fiducia dei consumatori
negli Stati Uniti e’ balzato a 106.1 punti, ai massimi di due anni, battendo le previsioni di un dato a 102.
Migliore delle attese anche la vendita di case nuove . Nel mese di giugno la vendita di unita’ abitative unifamiliari di nuova costruzione negli Stati Uniti e’ calata dello 0.8% a 1.326 milioni di unita’. Gli economisti si aspettavo un valore di 1.261 milioni.
Tra le trenta blue chip del Dow Jones, i migliori guadagni li realizzano SBS Communications, Verizon, Wal Mart, McDonald’s e AIG. Sotto pressione invece Caterpillar, Microsoft
e Coca Cola. [Vedi decine di azioni in movimento segnalate da
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Sugli altri mercati, il dollaro beneficia del dato sulla fiducia dei consumatori e recupera terreno sull’euro. Il cambio tra le due valute e’ sceso sotto la soglia dei $1.21 a $1.2064. In ribasso l’oro, che estende le perdite delle ultime sedute (-$16 in sei sessioni). Il metallo prezioso cede $2.00 a $387.70.
E’ a un soffio dai $42 il prezzo del petrolio. Il future con scadenza settembre guadagna $0.54 a $41.98 al barile. A spingere le quotazioni del greggio sono le questioni geopolitiche, le paure di nuovi attacchi terroristici e le preoccupazioni per le ripercussioni del fallimento del maggior esportatore russo, OAO Yukos.
In ribasso i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.55% contro il 4.48% della chiusura di lunedi’.