Gli indici americani hanno chiuso la seduta con un poderoso balzo in avanti, il piu’ forte degli ultimi due mesi, infiammati dalle buone notizie sugli utili societari e dal fatto che la fiducia dei consumatori americani e’ salita al massimo degli ultimi 2 anni. Il Dow Jones ha guadagnato 123 punti, pari all’1.24%, spingedosi di slancio ben al di sopra della soglia dei 10000 a 10085. Positivi anche S&P 500 (+0.99% a 1094) e il Nasdaq con +1.64% a 1869.
Soddifazione ovviamente nelle sale trading delle banche d’affari di New York, anche se resta il dubbio che il mercato sia sostenuto proprio da mani istituzionali. Quindi nessuno si sogna di pensare che siamo di fronte a una svolta duratura, visto che gli indici (sia il Dow Jones che lo S&P500) appena 24 ore prima avevano toccato i minimi dell’ anno. In sostanza da una semplice condizione di ipervenduto e’ facile si produca un minirally intermedio, dicono gli analisti; ma lo scenario di fondo potrebbe non essere mutato.
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Il clima di incertezza delle ultime sessioni e’ stato comunque rischiarato nell’ultima sessione da alcuni dati incoraggianti relativi agli utili aziendali. Numerose le societa’ che hanno pubblicato i risultati trimestrali e hanno battuto le previsioni degli analisti. Tra i “marchi” di maggior spicco Verizon (VZ), Automatic Data Processing (ADP), Omnicom (OMC), Lockheed Martin
(LMT) e Du Pont (quest’ultima ha pero’ deluso sulle previsioni). Attese nel dopo-borsa la pubblicazione di PeopleSoft e Veritas Software.
A condizionare negativamente le ultime sedute di borsa erano state proprio le cifre contrastanti sui profitti societari. Il ridimensionamento delle previsioni per i prossimi trimestri annunciato da numerose societa’ aveva contribuito a diffondere tra gli operatori il timore di un rallentamento degli utili delle aziende e conseguentemente dell’intera economia americana.
Buone notizie in mattinata anche dal fronte macroeconomico. Nel mese di luglio l’indice che misura la fiducia dei consumatori
negli Stati Uniti e’ balzato a 106.1 punti, ai massimi di due anni, battendo le previsioni di un dato a 102.
Migliore delle attese anche la vendita di case nuove . Nel mese di giugno la vendita di unita’ abitative unifamiliari di nuova costruzione negli Stati Uniti e’ calata dello 0.8% a 1.326 milioni di unita’. Gli economisti si aspettavano un valore di 1.261 milioni.
Tra le trenta blue chip del Dow Jones, hanno messo a segno rialzi superiori al 2% Verizon, SBS Communications, Wal Mart, McDonald’s, AIG, Boeing, Alcoa e Honeywell. Uniche eccezioni in rosso Caterpillar, Microsoft , Coca Cola e Merck & Co.
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Sugli altri mercati, il dollaro ha beneficiato dell’ottimismo diffuso dal dato sulla fiducia dei consumatori e ha recuperato terreno sull’euro. Il cambio tra le due valute dopo la pubblicazione dell’indicatore e’ sceso sotto la soglia di $1.21 e nel tardo pomeriggio a New York era a $1.2051. Settima chiusura negativa consecutiva per l’oro che ha esteso a circa $20 le perdite complessive delle ultime sedute. Il metallo prezioso ha chiuso $386.80 all’oncia.
In rialzo il prezzo del petrolio che si e’ attestato a $41.85 al barile. A spingere le quotazioni del greggio sono state ancora le questioni geopolitiche, le paure di nuovi attacchi terroristici e i timori per le ripercussioni del fallimento del maggior esportatore russo, OAO Yukos, sui flussi d’offerta. Mercoledi’ il Dipartimento dell’Energia americano pubblichera’ i dati sull’andamento delle scorte di greggio della scorsa settimana. Gli economisti si aspettano un calo.
In netto ribasso i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito di conseguenza al 4.60% contro il 4.48% della chiusura di lunedi’.