A cura di Pietro Di Lorenzo
Il Ftse Mib disegna un hammer che dopo aver toccato i minimi dall’11 Febbraio, mostra timidi segnali di reazione. Mai come quest’anno il famoso detto “Sell In May In May And Go Away” si è rivelato veritiero, con l’indice Ftse Mib in rosso del 9.5% (al netto dell’impatto dei dividendi di poco superiore al 2%).
Da inizio anno il rialzo è più che dimezzato (+8,07%) ma il bilancio è ancora positivo con quattro titoli del Ftse Mib 40 con rialzi superiori al 40%: Azimut Holding 56,02%, Ferrari, 47,04%, Juventus +44,26% e Amplifon +41,35%. In rosso invece: Banco Bpm -14,99%, Prysmian -11,5%, Ubi Banca 9,63% e Telecom Italia -9%.
Perché l’orso è tornato a camminare sulle borsa milanese? Il motivo principale è legato alle pressioni sul mercato italiano che sono ben fotografate dall’andamento dello Spread che venerdì si è riportato sopra la soglia importante dei 290 punti.
Mai come in questa fase l’andamento dei mercato azionario italiano è legato indissolubilmente alle evoluzioni sulla politica interna chiamata ad affrontare il nodo della Manovra finanziaria in cui risulta difficile conciliare il mantenimento delle promesse elettorali con il disinnesco delle clausole di salvaguardia sull’aumento IVA. Un atteggiamento sfrontato verso l’UE potrebbe irrigidire i mercati e le Agenzie di rating che avevano “sospeso” il giudizio in attesa di azioni concrete.
Rischio Italia, “effetto avvitamento insidiosissimo”
Il timore è che il sorpasso del nostro spread rispetto ai titoli greci (cosa avvenuta venerdì per le scadenze a 5 anni) farebbe aumentare il “rischio” percepito sul nostro Paese con un effetto avvitamento insidiosissimo, ben fotografato dall’andamento dei CDS a 5 anni (il premio che si paga per assicurarsi dal rischio di fallimento di uno Stato o di un’impresa) saliti nell’ultimo mese di quasi il 20% .
Tutto questo si inquadra in un contesto che si fa complicato per la questione Dazi Usa Cina e in cui fra qualche mese (31 Ottobre 2019) Mario Draghi lascerà la presidenza BCE a un successore che potrebbe non continuare in maniera così netta verso politiche monetarie espansive.
In conclusione un rimbalzo di breve termine è probabile, ma nel medio termine il rischio di assistere a una “nuova estate calda” è presente.
I titoli interessanti per la prossima seduta
- LEONARDO mostra una inversione della forza relativa archiviando 2 sedute consecutive sui massimi. Il superamento della trendline ribassista scaturente dai massimi toccati il 17 Aprile, fornirà un interessante segnale di inversione
- TELECOM riconosce il supporto in area 0,433€. Possibile un tentativo di rimbalzo da questo livello
- Interessanti segnali di reazione anche per Fineco che testa il supporto psicologico rappresentato dai 9€. Possibile che questo rappresenti un importante bottom di periodo
- INTESA tocca i minimi degli ultimi 3 anni, mostrando timidi segnali di reazione. Il ritorno sopra area 1,85€ potrebbe innescare un repentino rimbalzo
- SIAS disegna la nona candela verde consecutiva, riportandosi a contatto con la resistenza passante in area 15,6€. Una chiusura superiore a questo livello, fornirà un significativo segnale di continuazione rialzista
Articolo a cura di Sos Trader