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WALL STREET: OGGI GIOCO IN MANO AI RIBASSISTI

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A meta’ seduta gli indici americani estendono i ribassi, cancellando i guadagni realizzati nella seduta di martedi’. Le vendite piu’ consistenti si concentrano sul Nasdaq, su cui pesa la debolezza dei semiconduttori.

L’indice hi-tech perde l’1.55% a 1840. Meno negativo il bilancio di Dow Jones (-0.62%) ed S&P500 (-0.86%), rispettivamente a quota 10022 e 1085.

A condizionare la seduta e’ in primo luogo l’impennata del prezzo del petrolio. Le indiscrezioni sulla possibilita’ di un fallimento del gruppo russo Yukos hanno scatenato gli ordini di acquisto, spingendo il prezzo del greggio al livello record di $43 al barile.

Negativi, inoltre, gli ultimi dati sull’andamento dell’economia reale. Nel mese di giugno gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti sono saliti dello 0.7%. La crescita e’ risultata nettamente inferiore a quella pronosticata dagli economisti, che si aspettavano in media un aumento dell’1.5%.

Molto attesa, a questo punto, per le possibili implicazioni sulla politica monetaria, e’ la pubblicazione del Beige Book, il rapporto bimestrale della Federal Reserve sull’economia americana. Il testo del documento ufficiale sara’ comunicato alle 20:00 ora italiana.

Per quanto riguarda gli utili, ancora non brillanti le notizie dal settore hi-tech, con la trimestrale inferiore alle previsioni pubblicata da PeoleSoft. In calo del 27%, inoltre, i profitti trimestrali realizzati da Time Warner.(TWX). Superiori alle attese sono invece gli utili di Boeing (BA): il titolo e’ quello in maggiore rialzo tra i componenti del Dow Jones. In netto calo, tra gli componenti dell’indice industriale, Pfizer (PFE), Procter & Gamble (PG), General Electric (GE), 3M (MMM) e Hewlett-Packard.

Sui listini azionari, in buona sostanza, pesano gli stessi fattori che hanno tenuto gli indici sotto pressione negli ultimi mesi. Le preoccupazioni su un rallentamento della crescita degli utili e dell’economia nel secondo semestre, il rincaro del greggio e le incertezze sui tassi d’interesse sono gli elementi principali a frenare le decisioni di investimento.

Le paure di nuovi attacchi terroristici e i nodi da sciogliere sulle questioni geopolitiche sono ulteriori elementi che accrescono le incertezze e aumentano il nervosismo degli operatori.

A livello di settori, le perdite maggiori colpiscono compagnie aeree, semiconduttori, sanita’, networkering e hardware. In progresso oro, petrolio e utilities.

Questa sera dopo la chiusura pubblicheranno le trimestrali Electronic Data Systems (EDS), JDS Uniphase (JDSU) e MetLife (MET).

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Sugli altri mercati, sono passati in positivo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.57% contro il 4.60% della chiusura di martedi’. Il dollaro e’ in netto progresso sull’euro, con il cambio tra le due valute a 1.2056; l’oro guadagna $0.20 a $387.50.