Economia

Economia Usa vista in recessione nell’anno delle Presidenziali

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Si fa sempre più strada l’ipotesi che l’economia americana possa finire in recessione. E, stando alle stime in circolazione sul mercato, la fase di decrescita potrebbe arrivare prima dell’inaugurazione del nuovo mandato presidenziale, previsto a inizi del 2021. Di questa idea sono la maggior parte degli economisti che hanno partecipato all’ultimo sondaggio condotto dalla National Association of Business Economics tra 53 esperti di previsioni economiche.

Dal sondaggio emerge infatti che l’economia Usa crescerà ad un ritmo del 2,6% nel 2019, in calo rispetto al 2,8% dell’anno scorso e rallenterà al 2,1% nel 2020. In un sentiero a ostacoli, la spesa personale rimane un punto luminoso.

“Il consumatore continua a essere il driver nell’economia degli Stati Uniti”, ha affermato Jack Kleinhenz, capo economista della National Retail Federation e uno degli analisti del rapporto. “Le spese reali per consumi personali per il 2019 cresceranno del 2,4% su base annua in lieve calo rispetto al 2,6% del 2018.

Altro punto luminoso è rappresentato dal mercato del lavoro, che continua ad essere vivace, con una crescita mensile media di occupati prevista a 184.000 nel 2019 e 139.000 nel 2020.

Non si può dire lo stesso per il mercato immobiliare, dove emergono “ostacoli in termini di investimenti residenziali”, ha detto Kleinhenz a proposito di questo importante “pezzo dell’equazione dei consumatori”. Il gruppo si aspetta che gli investimenti residenziali nel 2020 scenderanno dell’1,3% rispetto ai livelli del 2019.

Più della metà degli intervistati ha affermato che “il maggior rischio al ribasso è rappresentato dalla guerra commerciale”, ha affermato Kleinhenz. La questione rappresenta uno dei principali fattori che rischia di far crollare l’economia Usa entro la fine del prossimo anno. Al momento, solo il 15% dei partecipanti prevede una recessione nel 2019. Ma entro la fine del 2020, il numero sale al 60%. Poiché le elezioni presidenziali 2020 si terranno nell’ultimo trimestre, se la maggior parte delle previsioni è giusta, è proprio allora che inizierà la recessione.