Warren Buffett ebbe a dire che il vero segreto della sua ricchezza era, più di ogni altro aspetto del suo talento, l’utilizzo del tasso d’interesse composto. Il principio, in sé, non è complesso: se ogni reddito prodotto dall’investimento produce a sua volta interessi, la crescita del patrimonio non sarà costante, ma tenderà ad accelerare nel tempo. Per conseguire questo risultato è necessario reinvestire nel capitale una parte degli interessi che esso produce nel tempo.
Le formule matematiche per orientarsi nelle previsioni che sfruttano l’interesse composto richiedono un po’ di studio. Grazie a un pratico strumento messo a disposizione dalla Securities and Exchange Commission americana, però, fare una simulazione a portata di tutti è questione di pochissimo tempo.
Prendiamo l’esempio di un soggetto di 30 anni che pone di fronte a sé i 37 anni di investimenti che anticipano la pensione. Se il suo capitale iniziale fosse di 5mila euro, il tasso d’interesse medio arrivasse al 4% e mettesse da parte 100 euro del suo reddito ogni mese il risultato sarebbe il seguente: 121.523 euro a fronte di un risparmio di 49mila euro. (Va solo precisato che il reinvestimento degli interessi in questa simulazione è stato fatto su base semestrale).
Il fattore tempo è determinante: osservando il grafico, infatti, si nota come i maggiori risultati rispetto al denaro risparmiato sono tutti concentrati nella parte finale. Per questo spesso viene ricordata l’importanza di iniziare a investire presto.
Una seconda simulazione, invece, su un soggetto più maturo. Se a 40 anni si investe con un orizzonte di 27 anni, partendo da un capitale questa volta di 20mila euro i risultati raggiungerebbero i 115mila euro di capitale su 52mila euro di risparmi.
Le possibilità di guadagno possono variare di molto intervenendo su ciascuna variabile, non resta che effettuare la simulazione più in linea con i propri obiettivi e le proprie possibilità.