Economia

JP Morgan chiude Finn, l’app per i millennial. Ma non è un fallimento

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JPMorgan, la più grande banca americana, ha appena annunciato che chiuderà Finn, la sua app bancaria pensata per i millennial.

Ma non significa che la banca guidata da Jamie Dimon sta abbandonando i giovani visto che la chiusura di Finn potrebbe anche essere un segnale positivo. Era giugno 2018 quando JPMorgan ha lanciato Finn su iOS, arricchendola di vari strumenti digitali come l’apertura di conti online e programmi di risparmio automatico. Tra le altre caratteristiche di Finn anche l’accesso gratuito agli sportelli automatici della banca a livello nazionale.

Ma secondo i dati della società di ricerca Sensor Tower, l’anno scorso Finn ha attirato solo circa 232.000 clienti. Con la chiusura dell’app questi saranno trasferiti all’applicazione Chase, con gran parte delle stesse funzionalità di Finn.

Anche se può sembrare un fallimento, uno degli obiettivi che JPMorgan aveva per Finn era quello di permettere alla banca di penetrare in aree geografiche dove non aveva presenza di filiali. Ma quella lacuna presto verrà colmata visto che la nuova strategia della banca è di espandere la sua presenza di filiali, dopo anni di chiusura delle filiali. JP Morgan prevede di aprire 400 sedi nei prossimi cinque anni in 15-20 nuovi mercati, come Washington D.C., Philadelphia, Boston e Nashville.

Finn è stato un altro tassello della strategia di JPMorgan di anticipare i rivali digitali, integrando altre caratteristiche favorevoli al millennio come Chase You Invest, il nuovo broker online a basso costo di Chase con operazioni da $2,95 (al di sotto di molti dei più bassi costi di brokeraggio online-only). Chase non ha sentito il bisogno di cambiare il marchio del suo broker online, o rinominare il suo nuovo strumento di costruzione del bilancio, o qualsiasi altra caratteristica sotto Chase Mobile, quindi perché incubare da zero un nuovo marchio bancario?

Grazie all’esperienza di Finn, JPMorgan sta potenziando la sua offerta bancaria dimostrando che nella battaglia tra fintech e grandi banche, queste ultime possono essere in grado di competere e tornare ad essere attrattive.