A meno di un miracolo, sembrano decisamente ridotte le chance che Usa e Cina raggiungeranno un accordo commerciale in occasione della prossimo G20, in calendario a Osaka il 28 e 29 giugno.
La conferma è arrivata dal segretario al commercio Wilbur Ross, secondo il quale se una pace commerciale tra i due paesi ci sarà alla fine, questa non arriverà in occasione del G20, dove ci si aspetta un incontro tra Donald Trump e il presidente cinese Xi Jinping.
“Penso che nella migliore delle ipotesi i due paesi troveranno un accordo per riprendere le trattative” ha detto Ross in un’intervista domenica alla CNBC, aggiungendo che il presidente americano Donald Trump è “felice di procedere all’introduzione di dazi su beni cinesi per $ 300 miliardi in caso di non accordo”.
Ross ha inoltro aggiunto che il G20 non è il posto dove “negoziare 2.500 pagine di accordo” mentre non ha escluso nel futuro dazi sull’import dell’auto. “il presidente Trump ci sta pensando seriamente” ha concluso.
Nel fine settimana intanto, si è aperto un nuovo fronte di scontro nella guerra commerciale intrapresa dagli Stati Uniti. Dopo la Cina, Washington è ora ai ferri corti con l’India. Nel fine settimana, il subcontinente ha imposto dazi fino al 70% su 28 prodotti importati dagli Stati Uniti, fra questi le mele e le mandorle.
Si è tratta di una presa di posizione forte in risposta alla decisione di Washington di non esentare l’India da dazi più alti sull’import di alluminio e acciaio.