Inps: crescono i contratti stabili, record per le trasformazioni a indeterminato
Nei primi tre mesi dell’anno il lavoro dipendente ha visto un saldo positivo per 138mila posizioni che hanno visto un’avanzata soprattutto per la componente a tempo indeterminato: +207mila contratti contro -69mila posizioni a tempo determinato. E’ record, poi, per le trasformazioni da determinato a indeterminato (+223mila). Lo rivelano i dati di una nota congiunta del ministero del Lavoro, Istat, Inps, Inail e Anpal.
Su base annua aumentano di 376 mila le posizioni dipendenti, in gran parte stabili (+401mila) mentre diminuiscono i contratti a termine di -24mila unità.
Soddisfazione dal ministero del Lavoro, che ha così commentato i dati appena pubblicati:
“Il Decreto Dignità non va toccato, e i numeri parlano chiaro: meno precarietà e più contratti stabili da quando il provvedimento è stato introdotto. Con un nuovo record di trasformazioni di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato, e con un calo sorprendente delle posizioni a tempo determinato; l’unica cosa sensata che si possa fare è ammettere che i provvedimenti del Governo e del Ministero del Lavoro vanno nella direzione giusta, sia per i lavoratori, sia per le imprese”, ha detto il Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali Claudio Cominardi in una nota.
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