Wall Street procede opaca, in particolare le blue chip si muovono deboli sull’onda del warning relativo alle vendite di agosto lanciato dal colosso della grande distribuzione Wal-Mart che riesce a mettere in ombra anche la buona notizia di una giornata con i prezzi del greggio finalmente in calo.
Questa la situazione dei principali indici della Borsa Usa, quando sono trascorse circa due ore dall’avvio delle contrattazioni: il Dow Jones segna -0,01% (10.108,81 punti), lo S&P 500 avanza dello 0,07% (1.099,08) e il Nasdaq è in progresso dello 0,37% (1.844,84).
Se Wal-Mart, in calo di 90 cents, ovvero il 2,3%, a 53,40 dollari, traina in basso i titoli del comparto commercio, il settore trasporti si giova invece del rialzo delle stime degli utili per il trimestre e l’anno fiscale effettuato dal colosso dei corrieri espressi internazionali Fedex, soddisfatto in particolare dell’andamento del business internazionale. Il big degli spedizioneri sale dunque di 2,09 dollari, ovvero il 2,6%, a 81,39 dollari.
Maglia nera dello S&P 500 è invece oggi Robert Half International, cha lascia sul terreno il 6,6%, a 25,20 dollari, accusando il downgrading operato da un analista di Ubs. Nel settore commercio, accanto allo scivolone di Wal-Mart – che sconta la riduzione delle vendite in Florida, sconvolta da un uragano e dall’andamento finora fiacco delle vendite di articoli legati al rientro a scuola – si segnala quello di Target, numero due delle grandi catene di discount Usa, che perde 1,01 dollari, a 42,8.
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In controtendenza Kmart, in salita di 1,15 dollari, a 77,70 dopo aver definito la cessione a Home Depot di 18 negozi, per un incasso di 171 milioni di dollari cash. Giornata sì invece per Monster Worldwide. Il sito di annunci lavoro più conosciuto al mondo registra un balzo del 6,7%, a 20,73 dollari, e traina i guadagni dello S&P 500 in seguito alle affermazioni degli esperti di Barron’s che il gruppo potrebbe risultare una preda appetibile per un’ eventuale acquisizione.
Bene anche Artisan Components, sviluppatore di memorie per chip, che sale di 4,82 dollari, a 28,70, dopo che la britannica Amr ha annunciato il suo acquisto per 913 milioni di dollari. Amr dal canto suo registra un tonfo del 15%, a 85 pence, alla Borsa di Londra.
Sul fronte valutario, netto calo dell’euro, che quota a New York sotto $1.22 per la prima volta da molte settimane. La divisa unica continua ad essere debole e quota in questo momento $1.2188. Tra le cause che spingono l’euro sotto la soglia di $1,22 sono le notizie provenienti dal mercato Usa dove gli operatori sono tornati a comprare biglietti verdi dopo che nella scorsa settimana si è registrata una buona reazione ai duri colpi inferti da caro-petrolio (vedi Target News)e dai dati congiunturali inferiori alle attese, quali quelli sull’andamento dell’attività manifatturiera nell’area di Philadelphia e New York.
Il mercato vede dunque un dollaro stabile e in progresso che potrebbe migliorare ulteriormente grazie anche alla diffusione, in programma per mercoledì, dei dati sugli ordini dei beni durevoli che secondo gli analisti dovrebbero essere in crescita dell’1%. Mentre le economie europee stanno rallentando.