Petrolio corre dopo l’abbattimento del drone Usa in Iran
L’inasprimento delle tensioni fra Stati Uniti e Iran, in seguito all’abbattimento del drone americano nel Sud del Paese mediorientale, ha spinto le quotazioni del greggio. Il barile Wti è in rialzo del 4,45% a 56,37 dollari; il Brent avanza del 3,25% a 63,83 dollari al barile.
L’Iran, “anche se non intende fare la guerra a nessuno, è pronta alla guerra”, ha dichiarato il comandante delle Guardie della rivoluzione islamica di Teheran, il generale Hossein Salami. Il drone RQ-4 Global Hawk dell’Air Force è in grado di effettuare ampie ricognizioni.
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Piazza Affari chiude debole con le altre borse europee. I dati Usa su inflazione core Pce e Pil rafforzano la visione cauta della Fed
Wall Street apre senza grandi variazioni in una giornata caratterizzata dalla pubblicazione di importanti dati macroeconomici, con particolare attenzione all’indice Pce sull’inflazione, preferito dalla Federal Reserve. In vista del Ringraziamento, i mercati saranno chiusi domani e opereranno in modalità ridotta venerdì. Dopo un inizio stabile, il Dow Jones registra un lieve incremento, mentre S&P 500 e Nasdaq mostrano leggere perdite. Il petrolio Wti segna un aumento marginale al Nymex.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui sono in aumento grazie al calo dei tassi d’interesse per la prima volta in oltre due mesi. Secondo la Mortgage Bankers Association, le richieste totali sono cresciute del 6,3%. Le domande di mutuo per l’acquisto di una casa sono particolarmente in crescita, registrando un aumento del 12% rispetto alla settimana precedente.
Stellantis annuncia la chiusura della fabbrica di Luton, concentrando la produzione a Ellesmere Port per allinearsi alla transizione verso i veicoli elettrici nel Regno Unito. La decisione, influenzata dalle politiche del governo britannico, mette a rischio 1.100 posti di lavoro, ma promette nuove opportunità a Ellesmere Port.