Ammontano a circa 2,1 miliardi di euro i dividendi che arriveranno oggi dalle quotate di Piazza Affari a seguito dello stacco cedola che interesserà 15 società di cui 7 sono quotate al FTSEMib, 6 su altri panieri (Mid Cap, Star e Standard) e 2 all’AIM Italia. L’operazione determinerà un ribasso tecnico dello 0,29% sull’apertura dell’indice Ftse Mib.
L’assegno più generoso in questo nuovo round è quello di Poste Italiane che distribuirà ai suoi soci 574 milioni di euro: la cedola da 0,441 per azione riconosce ai prezzi attuali un rendimento del 4,6% circa.
Saldo di dividendo sull’esercizio 2018, dopo gli acconti pagati in autunno, anche per altre due partecipate pubbliche: Snam che pagherà altri 422 milioni, pari a 0,1358 euro per azione, a fronte di un dividendo totale di 0,2263 euro per azione; Terna invece distribuirà altri 310 milioni di euro (0,1545 il saldo, 0,2332 il totale).
Per il Tesoro, che in queste tre società detiene direttamente solo la quota del 29,26% in Poste (le altre partecipazioni sono attraverso Cdp), in arrivo altri 170 milioni di euro, incasso che maturerà a pochi giorni dalla richiesta proprio a Cassa Depositi e Prestiti di distribuire un extradividendo per ricevere circa 800 milioni.
Tra le altre big a pagare i dividendi, spiccano Exor (100 milioni a 0,43 euro per azione), Hera (149 milioni a 0,10 euro) e Prysmian (95 milioni a 0,43 euro). Infine Tim, che però remunererà solo i titolari delle azioni risparmio con 0,0275 euro per azione, per un rendimento ai prezzi attuali del 5,7%.