Soros & Co: 18 miliardari chiedono di pagare più tasse
Più tasse per i ricchi negli Usa. Così 18 di miliardari tra cui George Soros, il cofondatore di Facebook Chris Hughes, il finanziere Charlie Munger, gli eredi del produttore cinematografico Walt Disney e i proprietari della catena alberghiera Hyatt hanno firmato un appello per una “maggiore tassazione della ricchezza negli Usa”.
L’aumento delle tasse sugli individui benestanti consentirebbe al governo federale di usare le risorse necessarie a “fronteggiare i cambiamenti climatici, sviluppare l’economia, aumentare i salari, creare opportunità di lavoro dignitose e consolidare i valori democratici alla base della nostra nazione”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.