Le recenti dichiarazioni rilasciate da Maurizio Bufi, presidente dell’Anasf, relative alla proposta di candidare alla presidenza dell’OCF il professor Francesco Di Ciommo alla scadenza del mandato, in sostituzione della prof.ssa Carla Bedogni, sono viste dal sindacalista della Federpromm Marucci come una provocazione, piuttosto che una concreta analisi dell’attuale assetto organizzativo e strutturale dell’Organismo.
A parere di Marucci “la posizione dell’Anasf si configura come una sterile quanto inefficace polemica che non riscuote certamente i consensi di tutte le Associazioni di categoria. È il ‘quitum servitium’ a gestire ancora un potere – quello dell’Anasf – che non si riscontra più nella realtà effettiva di una rappresentanza e rappresentatività nel contesto dei consulenti finanziari iscritti oggi all’albo. Trascurare il livello di esperienza e di maturazione acquisito in anni di attività da parte della attuale presidente, Bedogni, significa non riconoscerne il valore attribuitole dalle comunità finanziaria e dagli stessi consulenti finanziari.
Sinceramente i colleghi di Assonova e Nafon entrati di recente nell’Organismo e anche Ascofind quali interlocutori diretti, – attraverso il loro peso numerico – sapranno dare ed esprimere politicamente un loro giudizio che nel quadro dei problemi generali e del ruolo significativo che riveste l’OCF richiede oggettivamente una continuità e fiducia nella riconferma dell’attuale presidente Bedogni”.
“Infine – conclude Marucci – anche Opec Financil (affiliata a Federpromm) quale organizzazione rappresentativa dei consulenti indipendenti, avendo raggiunto il livello del 10% degli iscritti nell’apposita sessione dell’Albo a breve avanzerà domanda per essere legittimata a partecipare di diritto alla governance di tale Organismo”.