Mentre la strada per un accordo tra i due paesi sembra tutto in salita, la Cina trova la strada per esportare beni negli Stati Uniti, evitando la batosta dei dazi adottati dall’amministrazione Trump. È quanto scrive il Wall Street Journal secondo cui miliardi di dollari di beni Made in China colpiti dalle tariffe entrano nel mercato statunitense passando da altre nazioni in Asia.
Secondo il quotidiano americano, questo avviene attraverso il Vietnam, definito dal presidente americano Donald Trump un paese che “abusa” in campo commerciale. Non è infatti un caso che le esportazioni di beni come computer, macchinari e altre attrezzature del paese verso gli Usa siano aumentate nei primi cinque mesi del 2019 cosí come sono cresciute le esportazioni cinesi di tali articoli verso il Vietnam.
Il trucco commerciale adottato è quello del il cosiddetto trasbordo, in base al quale esportazioni cinesi arrivano in un porto terzo, magari senza essere particolarmente trattate o alterate. E successivamente vengono riesportate come un prodotto che ha origine dal paese in cui il porto si trova. Una pratica che rischia di compromettere la strategia della Casa Bianca basata sui dazi.
Stando ai media locali, nel mese in corso le autorità doganali vietnamite hanno chiesto un aumento dei controlli sul certificato di origine che accompagna le esportazioni. Le autorità sostengono che alcune aziende stiano importando beni cinesi per poi riesportarli come “Made in Vietnam”.