Guerra dazi torna a preoccupare le Borse europee, avvio debole
Sui mercati mondiali sono tornati a farsi sentire i timori legati alla guerra commerciale, dopo le ultime dichiarazioni del presidente Usa, Donald Trump, che ha di nuovo minacciato di introdurre dazi contro la Cina. In avvio di seduta, in Europa, Parigi arretra dello 0,63%, Madrid dello 0,67% e Londra dello 0,38%. La peggiore è Francoforte in calo di oltre l’1%. A Milano il Ftse Mib limita i danni allo 0,4%, mentre lo spread si attesta in area 190 punti.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.