Nelle ultime settimane è stata ufficializzata la notizia della creazione di Libra da parte di Facebook. Siamo ancora in una fase iniziale per il nuovo sistema lanciato dalla società di Zuckerberg, e molti dettagli non sono ancora definiti né condivisi pubblicamente.
Considerando la redditività e l’ampiezza del business di Facebook, e il fatto che il management dell’azienda voglia arrivare a una dimensione significativa della piattaforma prima di sperimentare con la monetizzazione, crediamo passeranno anni prima che il nuovo business abbia un impatto significativo sui risultati economici.
Ciò detto, il settore dei pagamenti digitali è molto grande, e se la società dovesse sviluppare un ecosistema di pagamento, è facile immaginare come potrebbe espandersi molto rapidamente, facendo leva su la solida base di utenti di Facebook.
Considerando il track record di Facebook nello sviluppo di nuove applicazioni per migliorare il proprio business, e il fatto che Libra verrà inizialmente utilizzata all’interno dell’ecosistema del gruppo di Zuckerberg, riteniamo abbia buone probabilità di avere maggiore successo rispetto ad altre cripto valute.
Per quanto riguarda le problematiche relative alla gestione dei dati degli utenti, emerse in particolare con il caso di Cambridge Analytca, a nostro parere Facebook ne ha capito la portata e sta infatti prendendo provvedimenti per conservare la fiducia dei propri utenti, migliorando l’ottemperanza alle norme e la supervisione. Inoltre, la società di Zuckerberg ha deciso di tagliare i dati concessi a terze parti, costringendo i brand a diventare più creativi nel loro approccio al marketing.
Nel frattempo, continua ad innovare, con Facebook Watch e le Instagram Stories che stanno portando un contributo significativo, e con Libra che rappresenta un potenziale interessante di crescita futura.
Al momento, dato il contesto politico statunitense, l’attenzione legislativa su Facebook e su altri grandi gruppi del settore può rappresentare un rischio da monitorare almeno fino alle elezioni presidenziali del 2020. La nostra aspettativa comunque è che Facebook continuerà la sua solida performance, attraverso la crescita degli utenti, dell’engagement e del prezzo della pubblicità sulla sua attuale famiglia di app.
Nel nostro fondo Legg Mason ClearBridge US Large Cap Growth, Facebook rappresenta attualmente una delle prime cinque holding, che abbiamo aggiunto opportunisticamente nell’ultimo anno durante i periodi di volatilità del mercato.
Come gestori specializzati in società growth ad alta capitalizzazione siamo interessati ad aziende leader che puntano su mercati indirizzabili significativi.
Facebook rientra tra queste società ed è anche una componente importante del nostro benchmark, quindi riteniamo che il titolo rappresenti una convincente opportunità di crescita di lungo periodo. Certamente il modo in cui utenti e inserzionisti interagiscono con l’ecosistema social ha fatto emergere nuovi interrogativi per l’azienda e per l’opinione pubblica, ma negli ultimi anni Facebook ha triplicato il numero di dipendenti che si occupano di privacy e sicurezza dei dati, e ha mostrato la volontà di lavorare sui problemi regolamentari, di supervisione e omogeneità.