Non realizzare il Tav costerebbe più che completarlo. Così il premier Giuseppe Conte in diretta Facebook annuncia la svolta per la questione della linea ad alta velocità Torino-Lione che ha tenuto banco negli ultimi mesi mostrando dissensi allinterno della maggioranza di governo.
Alla luce degli investimenti comunitari, non realizzare il Tav costerebbe più che completarlo. E soltanto il Parlamento può recedere unilateralmente dal contratto. Questa è la posizione governo, difendiamo interessi nazionali. Rappresento un governo appoggiato da due forze politiche che sul punto la pensano in maniera opposta.
In gioco ci sono tanti soldi, che sono vostri, e vanno gestiti con la massima attenzione. Vanno gestiti come farebbe un buon padre di famiglia. Sono pervenuti dei fatti nuovi elementi da tener conto nella risposta che dobbiamo dare all’Europa entro venerdì. L’Ue si è detta disponibile ad aumentare lo stanziamento dal 40% al 55%, questo ridurrebbe i costi per l’Italia.
La tratta nazionale potrebbe beneficiare di un contributo europeo pari al 50%. Anche qui saremmo di fronte a un forte risparmio. E di questo ringrazio pubblicamente il ministro Toninelli.
Il Movimento 5 stelle resta contrario al Tav ha ribadito il vicepremier Luigi Di Maio mentre il movimento No Tav in una nota diffusa sul web si scaglia contro i Cinque Stelle.
Ci chiediamo ora cosa faranno tutti quelli del Movimento 5 stelle che al parlamento si sono detti notav, ci chiediamo se avranno coraggio e coerenza o, come per altri punti politici tanto cari, che non si sono rivelati tali, faranno finta di niente tirando a campare. Ma per coraggio e coerenza non intendiamo la sceneggiata già pronta da tempo, e che la mossa di Conte conferma, di portare il voto in un Parlamento dove il voto è già scontato e dove il Movimento 5 stelle voterebbe contro, tentando di salvarsi la faccia dicendo ‘siamo coerenti, abbiamo fatto tutto il possibile.