Wall Street teme Fed meno accomodante, indici si allontanano dai record
Chiusura in calo ieri per Wall Street, la peggiore giornata da quattro settimane. Gli investitori hanno dovuto digerire alcune trimestrali deludenti mentre hanno temuto una Federal Reserve meno accomodante del previsto dopo che la Banca centrale Europea, pur segnalando ulteriori stimoli futuri, ha escluso una recessione nell’Eurozona.
S&P 500 e Nasdaq Composite si sono allontanati dai record raggiunti il giorno precedente mentre il Dow Jones Industrial Average ha continuato a perdere terreno. L’S&P 500 ha ceduto lo 0,53% a quota 3.003,67. Il Nasdaq Composite ha registrato un ribasso dell’1% a quota 8.238,54. Il Dow ha ceduto lo 0,47% a quota 27.140,98. Il petrolio a settembre al Nymex è salito dello 0,3% a 56,02 dollari.
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Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.