Crescita zero: Tria, il dato sul Pil era atteso
Secondo la stima flash dell’Istat diffusa oggi, nel secondo trimestre 2019 il PIL è rimasto sostanzialmente invariato in termini reali rispetto sia ai tre mesi precedenti sia all’anno prima. “Il dato era atteso e riflette in larga parte il rallentamento in atto nell’economia dell’eurozona” ha dichiarato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria.
La valutazione dell’Istat per il secondo trimestre è in linea con le stime più aggiornate del MEF e descrive una situazione di complessiva stagnazione dell’attività economica.
Le indagini presso le imprese industriali segnalano nuovamente, nel mese di luglio, un peggioramento delle aspettative a livello europeo, tuttavia meno accentuato nel caso italiano. Le esportazioni hanno registrato un andamento positivo nei mesi più recenti, anche grazie alla loro diversificazione settoriale e per mercati di destinazione.
Le nuove politiche di sostegno ai redditi dei segmenti più deboli della popolazione e le misure di politica economica recentemente legiferate (decreti ‘crescita’ e ‘sblocca cantieri’) sosterranno la domanda interna nel secondo semestre. Le condizioni finanziarie sono fortemente migliorate negli ultimi due mesi.
Sebbene il quadro internazionale rimanga complesso, la crescita dell’economia italiana dovrebbe gradualmente riprendere nella seconda metà dell’anno. Pertanto, la previsione di crescita media annuale del DEF (0,2 per cento) è ancora raggiungibile. Dobbiamo perseverare nello sforzo di rilanciare la crescita dell’economia in un contesto di stabilità finanziaria e sostenibilità sociale ed ambientale.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.