Tassi bassi? Manna per “consumatori zombie”, ma rischiano di destabilizzare il sistema
Negli ultimi mesi, Wall Street e Casa Bianca hanno chiesto a gran voce una riduzione dei tassi della Fed, invitando la banca centrale Usa a ridurre i tassi di interesse. Una mossa che si è concretizzata il mese scorso, quando la Federal Reserve ha abbassato il suo tasso di interesse di riferimento di un quarto di punto percentuale in un intervallo obiettivo compreso tra il 2% e il 2,25%.
Se la mossa è stata ben accolta dai mercati, la sforbiciata del costo del denaro allunga molte ombre quando si passa ad analizzare la questione alla luce dei debiti record accumulati dalle famiglie americane.Le condizioni accomodanti degli anni successivi alla crisi del 2008 hanno spinto il debito totale dei consumatori, esclusi i mutui, a un massimo storico di oltre $ 4 mila miliardi Tutto questo mentre il tasso di risparmio è diminuito in modo sostanziale.
Morgan Stanley: Fed porterà i tassi Usa a zero
Famiglie Usa affondano nei debiti pur di restare nella middle class
“I grandi beneficiari del continuo stimolo monetario della Fed sono i consumatori zombie”, ha detto a Business Insider Stephen Roach, senior fellow della Yale University ed ex presidente della Morgan Stanley Asia, facendo riferimento ai livelli record raggiunto dai debiti al consumo delle famiglie Usa.
In una fase i cui i debiti dei consumatori Usa si colloca già vicino a livelli record, un ulteriore abbassamento dei costi di indebitamento rischia di destabilizzare una situazione già preoccupante. E questo perché molti americani non sono in grado di resistere al fascino di prestiti a basso costo.
“La Fed ha fatto del suo meglio per spingere l’economia con tassi di interesse straordinariamente bassi. E i numeri che guardo per valutare i progressi mostrano un miglioramento, ma non per i consumatori” spiega Roach, aggiungendo che neanche la direzione opposta sarebbe ideale: “Se i tassi di interesse tornassero a livelli più normali e lo stock di debito fosse solo leggermente migliorato, i consumatori sarebbero di nuovo seriamente nei guai”.