Get Ready for Brexit è lo slogan apparso sul sito del governo inglese che informa i cittadini come prepararsi all’uscita dall’Unione europea. Le informazioni date vengono distinte a seconda degli utenti: aziende e organizzazioni da una parte, individui e famiglie dall’altra. Sulla base delle indicazioni inserite il sito genererà quindi un profilo ma soprattutto una sorta di vademecum personalizzato su come prepararsi a Brexit.
Per questi ultimi in particolare si prevede che per visitare l’UE dopo la Brexit, occorre in primis controllare il passaporto, ottenere un’assicurazione di viaggio per assicurarsi di essere coperti per l’assistenza sanitaria e assicurarsi di avere i giusti documenti di guida. Poi, suggerisce il governo inglese, si dovrà ottenere un certificato sanitario per il proprio animale domestico, in quanto i passaporti britannici non saranno più validi nell’UE (contattate il veterinario almeno 4 mesi prima del viaggio). Per i cittadini del Regno Unito che vivono nell’Unione europea invece il consiglio è verificare in primo luogo i propri diritti nel paese in cui si vive. Continuare a vivere e lavorare in un paese dell’UE dopo Brexit dipende dalle regole di quel paese, dice il sito del governo. Ad esempio, è necessario registrarsi o richiedere la residenza, verificare se siete coperti per l’assistenza sanitaria e registrarvi se necessario, e sostituire la patente di guida del Regno Unito con una patente rilasciata dal paese dell’UE in cui si risiede.
Intanto a livello politico nel Regno Unito la confusione regna sovrana, Il partito laburista ha confermato che martedì presenterà in parlamento una mozione per impedire il “no deal”, minacciata da Boris Johnson ma il vicepremier Michael Gove, in un’altra intervista con SkyNews, si è rifiutato di dire se il governo obbedirà a un voto di questo tipo da parte dei deputati.