È noto che il presidente Usa Donald Trump ha il potere con un solo tweet di modificare l’andamento dei listini. Meno noto forse è che più frequenti sono i tweet più il mercato si deprime.
È quanto emerge da uno studio di Bank of America Merrill Lynch che ha messo a confronto i rendimenti giornalieri dell’indice S&P500 nei giorni in cui Trump scrive più di 35 tweet, rispetto a quelli in cui ne scrive meno di cinque.
Il broker ha scoperto che la differenza era statisticamente significativa con un trascinamento in basso di 9 punti base nei giorni in cui Trump scrive un tweet dietro l’altro rispetto ai 5 punti base nei giorni in cui è meno attivo sulla piattaforma di social network.
Poiché nessuno, neppure i consiglieri più stretti, sono in grado di mettere un freno a questa abitudine di Trump, il consiglio del team BofA è abbastanza semplice: “procedere con cautela”.