Moody’s: guerra dazi ha mandato in fumo lo 0,3% del Pil Usa e 300 mila posti
È costata cara agli Stati Uniti la guerra commerciale combattuta contro la Cina. Secondo quanto rileva un recente di Moody’s Analitics, ad oggi l’economia a stelle a strisce ha visto andare in fumo lo 0,3% del Pil e 300mila posti di lavoro. Pesanti le conseguenze sul fronte degli interscambi commerciale: le esportazioni Usa in Cina sono diminuite del 18,2% nei primi sette mesi del 2019 e il flusso nella direzione opposta è sceso del 12,3%, secondo i dati del dipartimento del Commercio statunitense.
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Seduta positiva per le borse europee, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street in scia alla riunione della Fed.
La Federal Reserve annuncia un significativo taglio dei tassi di interesse, il primo in quattro anni, con possibili ulteriori riduzioni entro fine anno. I mercati reagiscono positivamente, con forti guadagni per i principali indici statunitensi e un incremento della propensione al rischio che favorisce i titoli tecnologici.
La sterlina britannica ha raggiunto i massimi da marzo 2022 in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso d’interesse al 5%. La valuta si è rafforzata sia contro il dollaro che l’euro, in un contesto di politiche monetarie divergenti tra la BoE e la Federal Reserve americana.
Il comitato di politica monetaria della Banca Centrale della Turchia ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 50%, nonostante l’analisi degli indicatori inflazionistici e la domanda interna in rallentamento.