Nuova sforbiciata delle previsioni di crescita sul Pil Italia da parte dell’agenza di rating Fitch. Secondo le ultime stime presenti nel Global Economic Outlook, nel 2019 il prodotto interno del nostro Paese, complice la guerra commerciale, resterà fermo, a fronte della precedente previsione di una crescita dello 0,1%. Si tratta del livello più basso dal 2012
Tagliate da un +0,5% a un +0,4% anche le stime sul 2020 mentre nel 2021 l’agenzia di rating ipotizza un aumento del Pil dello 0,6%. “Ci aspettiamo che la crescita trimestrale resti compresa nel range 0%-0,1% per il prossimo futuro”, si legge nel di Fitch.
Le previsioni arrivano all’indomani del varo del Def nel quale invece si stima una crescita del Pil dello 0,6%. Stime, quelle del Governo, che gli economisti di Oxford Economics, ritengono troppo generose, soprattutto in riferimento al 2010, profilando così il rischio di una manovra di aggiustamento nella prossima primavera per contenere il disavanzo.
“Due le questioni che emergono: le previsioni alquanto robuste, per gli standard italiani, del Pil per il prossimo anno e le risorse relativamente elevate attese dalla lotta all’evasione fiscale’, indica la società di consulenza economica britannica, rilevando che l’esecutivo stima allo 0,6% la crescita del Pil per il 2020 contrariamente alle nuove previsioni di Oxford Economics che si fermano allo 0,2% e che la lotta all’evasione dovrebbe dare nelle attese del Governo risorse pari allo 0,4% del Pil”.