Imprese italiane bocciate in tema ambientale, per il 60% dei dipendenti non fanno abbastanza
Imprese italiane bocciate in tema di rispetto dell’ambiente. Il 60% dei lavoratori di società di medio-grandi ritengono infatti che le aziende presso le quali lavorano siano poco attente all’ambiente e solo il 50% pensa che sappiano agire in termini di responsabilità.
È uno dei risultati di un’indagine Swg per EY presentata a Capri al grand hotel Quisisana in occasione del Capri Digital Summit 2019 dal tema, quest’anno, “Less artificial, more intelligent, always human, discutere di innovazione e tecnologia”.
Secondo la ricerca, il 70% giudica i manager intenti a fare gli interessi degli azionisti, ma poco o per niente attenti a investire parte dei ricavi per il benessere del territorio. Oltre il 70% dei lavoratori intervistati ritiene che ragionare in termini di sostenibilità ambientale e sociale sia un dovere per tutte le grandi aziende.
La mission delle aziende – prosegue la ricerca – non è più il profitto a tutti i costi, ma un profitto sostenibile. L’impresa non è più un soggetto isolato dal contesto, ma si inserisce in un sistema che interagisce costantemente con l’ambiente esterno.
“Se fino a qualche anno fa la sostenibilità era un tema che riguardava solo il marketing, perché raccontare di essere sostenibili poteva far vendere qualche prodotto in più, oggi la sostenibilità è percepita come un elemento essenziale che garantisce successo” ha spiegato all’agenzia Dire Riccardo Grassi, direttore di ricerca di Swg.
E i manager ne sono consapevoli. Il 70% degli intervistati, rileva Swg, ritiene infatti che il capitalismo sia a un bivio: o cambia e mette al centro l’uomo oppure muore.
“Una nuova generazione di manager si sta affiancando ai vertici aziendali ed ha assunto il tema della sostenibilità ambientale, sociale ed economica come un criterio fondamentale. Se le aziende devono pensare al profitto, la sostenibilità sta diventando il filtro attorno al quale prendere le decisioni” ha aggiunto Grassi.