Nulla di buono i vista per gli utili della corporate America. Mentre è partito il conto alla rovescia per l’inizio della stagione dei bilanci del terzo trimestre, in calendario a partire dalla prossima settimana, le prime indicazioni che arrivano dagli analisti non lasciano spazio all’ottimismo.
Dati alla mano, si preannuncia infatti il terzo trimestre di fila in calo per la redditività delle società a stelle e strisce, sempre più in affanno per via del rallentamento economico, su cui pesa la guerra commerciale Usa-Cina.
Ma veniamo ai numeri. Gli analisti intervistati da FactSet stimano che l’utile per azione delle società dell’S & P 500 sia diminuito del 4,1% su base annua. Si tratta di una caduta rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando, sostenuti dal rafforzamento dell’economia e dai tagli delle imposte sulle società, gli utili erano cresciuti del 20%.
Come dicevamo, le tensioni commerciali e la crescita economica più lenta stanno pesando sulle vendite. Secondo il FactSet, il margine di profitto per l’S & P 500 — utili in rapporto alle vendite — è sceso all’11,3% stimato nel terzo trimestre dal 12% dell’anno precedente.
Va detto che le pressioni sui margini non sono solo un problema per gli azionisti: spingendo le aziende a ridurre i costi, possono causare problemi all’economia. La speranza è che, poiché i margini di profitto di S&P 500 ancora storicamente elevati, l’impulso di riduzione dei costi sia ancora attenuato.
Ma quali sono i settori che andranno peggio in termini di utili? Il settore più colpito, secondo FactSet, sarà il comparto energetico, seguito dalla materie prime e dall’immobiliare ma anche per le banche le stagioni dei grandi utili dovrebbe essere ormai alle spalle (TABELLA SOTTO).