Moody’s lancia allarme recessione: Pil mondiale giù nei prossimi 12-18 mesi
C’è una possibilità “alta” che una recessione possa colpire l’economia globale nei prossimi 12-18 mesi e che i politici non siano in grado di invertire tale rotta. È l’allarme lanciato da Mark Zandi, capo economista di Analytics di Moody in un’intervista alla CNBC, secondo cui “se tale scenario sarà evitato, si avrà comunque un forte rallentamento dell’economia”.
Uno scenario, quello della recessione che, secondo Zandi, potrebbe essere evitato solo in presenza di una soluzione positiva della guerra tariffaria tra Cina e Usa e della Brexit. Una mano potrebbe arrivare – secondo l’economista – dalla prosecuzione delle politiche espansive da parte delle banche centrali.
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Il Bitcoin ha vissuto una fluttuazione significativa, avvicinandosi ai 100mila dollari per poi scendere. Questo movimento è influenzato da fattori come l’approvazione di ETF e l’interesse istituzionale, con una recente dichiarazione del presidente USA Trump che ha contribuito a movimentare il mercato.
Thyssenkrupp ha annunciato un piano per ridurre o esternalizzare 11.000 posti di lavoro nella sua divisione acciaio entro il 2030, a causa delle pressioni sui costi energetici e della concorrenza internazionale. L’obiettivo è ridurre i costi del personale del 10% per mantenere la competitività. Attualmente in trattativa con EP Corporate, l’azienda cerca di affrontare le sfide del mercato.
Le borse cinesi hanno registrato una chiusura mista, con l’indice di Shanghai in calo e quello di Shenzhen in rialzo, mentre Hong Kong ha visto una flessione. La nomina di Scott Bessent come segretario al Tesoro americano da parte di Donald Trump ha influenzato il mercato, che attende nuove indicazioni sull’economia nazionale.