La conferma ufficiale è arrivata: Fiat Chrysler Automobiles e Peugeot Citroen sono al lavoro per definire un piano di una fusione tra i due gruppi su basi paritetiche.
I dettagli sono contenuti in un comunicato congiunto nel quale si legge:
“Il Consiglio di Sorveglianza di Peugeot S.A. e il Consiglio di Amministrazione di Fiat Chrysler Automobiles N.V. hanno concordato all’unanimità di lavorare a una piena aggregazione dei rispettivi business tramite una fusione paritetica (50/50). Entrambi i consigli hanno dato mandato ai rispettivi team di portare a termine le discussioni per raggiungere nelle prossime settimane un Memorandum of Understanding vincolante.
Il piano relativo all’aggregazione dei business di Groupe PSA e di Fca – si legge nella nota – fa seguito a intense discussioni tra i management team delle due società.
Entrambi condividono la convinzione che ci sia una logica convincente in una mossa così audace e decisiva, che creerebbe un gruppo leader nel settore con le dimensioni, le capacità e le risorse per cogliere con successo le opportunità e gestire efficacemente le sfide di questa nuova era della mobilita”
Il consiglio di amministrazione sarebbe composto da 11 membri. Cinque membri del consiglio di amministrazione sarebbero nominati da Fca (incluso John Elkann in qualità di Presidente) e cinque da Groupe Psa (incluso il Senior Independent Director e il Vice Presidente).
Carlos Tavares sarebbe Chief Executive Officer, oltre che membro del consiglio di amministrazione, per un mandato iniziale di cinque anni.
La nuova capogruppo con sede in Olanda sarebbe quotata su Euronext (Parigi), Borsa Italiana (Milano) e al New York Stock Exchange e continuerebbe a mantenere una importante presenza nelle attuali sedi operative centrali in Francia, Italia e negli Stati Uniti.
I numeri dei due gruppi
Un matrimonio lampo, quello tra i due gruppi delle quattro ruote, arrivato a poche ore dalle indiscrezioni sull’avvio delle trattative. Si tratta di un’intesa di base, mentre restano da definire in tutti i dettagli.
Di certo dal matrimonio tra i due gruppi, nascerà un colosso dell’auto, il quarto gruppo al mondo (alle spalle di Gm, Volkswagen e l’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi), del valore stimato di circa 45 miliardi di euro con 8,7 milioni di auto vendute, oltre 400.000 dipendenti, con ricavi congiunti di quasi 170 miliardi di euro e un utile operativo corrente di oltre 11 miliardi di euro, sulla base dell’aggregazione dei risultati del 2018 ed escludendo Magneti Marelli e Faurecia.
Sinergie per 3,7 miliardi di euro
L’importante creazione di valore risultante dall’operazione è stimata in circa 3,7 miliardi di euro in sinergie annuali a breve termine.
“Tali sinergie – si legge nella nota – deriverebbero principalmente da una più efficace allocazione delle risorse per gli investimenti di larga scala in piattaforme veicoli, sistemi di propulsione e tecnologie e dalla maggiore capacità di acquisto insita nella nuova dimensione del gruppo risultante dalla fusione.
Tali stime di sinergie non si basano su alcuna chiusura di stabilimenti. Si prevede che l’80% delle sinergie siano raggiunte dopo 4 anni. Il costo una tantum per raggiungere tali sinergie è stimato in 2,8 mld di euro”.
Prima del perfezionamento dell’operazione di fusione con Psa, FCA distribuirebbe inoltre ai propri azionisti un dividendo speciale di 5,5 miliardi di euro, nonché la propria partecipazione in Comau.
Peugeot al contempo distribuirebbe ai propri azionisti la partecipazione del 46% detenuta in Faurecia. Ciò consentirebbe agli azionisti del gruppo risultante dalla fusione di condividere equamente le sinergie e i benefici derivanti da una fusione.
I mercati brindano all’accordo
Ieri alla chiusura dei mercati, Fca ha chiuso con un balzo del 9,53% a 12,87 euro, mentre la controllante Exor ha guadagnato il 4,6% a 65,02 euro.
A Parigi Psa è salita del 4,53% a 26,05 euro. Renault, che aveva rigettato le nozze con Fca per le condizioni dello Stato francese, ha ceduto invece il 4,02% a 47,42 euro.
L’euforia continua questa mattina per FCA, che guadagna circa il 9%, mentre PSA scende del 10%.