Il Fondo Monetario Internazionale ha tagliato le stime sulla crescita dell’economia mondiale. Le previsioni del Word Economic Outlook pubblicato ad ottobre indicano che nel 2019 il Pil mondiale crescerà del 3%, si tratta di 0,3 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni formulate ad aprile, il livello più basso dall’inizio della crisi finanziaria.
“La decrescita è significativa se si pensa che nel 2017 il Pil era al 3,8%”, commenta il Fmi. Nel 2020 invece è prevista una, seppur lenta, accelerazione. Anche se la stima (+3,4%) è comunque inferiore dello 0,2% rispetto alle stime di sei mesi fa.
Per quanto riguarda l’Italia il Fmi certifica che la nostra economia non crescerà nel 2019, mentre nel 2020 il Pil raggiungerà quota 0,5% (-0,3 per cento rispetto a luglio). Rispetto al 2018 il nostro Paese perde quindi 0,9 punti percentuali di Pil.
I motivi? Secondo il Fmi a pesare è soprattutto l’indebolimento della domanda interna, un minore impulso di bilancio e un contesto estero più debole.
Sono state riviste al ribasso anche le previsioni per il 2019 di Francia e Germania, a causa della domanda estera, che nella prima metà dell’anno è stata più debole di quella attesa. Per i tedeschi il Fmi stima una crescita dello 0,5% quest’anno e dell’1,2% nel 2020, in calo di 0,2 e 0,5 punti percentuali rispetto alle stime di luglio.
Il Pil francese invece crescerà nel 2019 dell’1,2% e il prossimo anno dell’1,3% – -0,1 su luglio per tutti e due gli anni.