Economia

Tassi negativi: e se fossimo solo all’inizio?

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Sono passati cinque anni circa dal debutto in Europa di tassi interesse negativi. Inizialmente considerati una soluzione a breve termine per le economie in crisi, sono diventati ormai la norma nell’Europa del Nord, per il momento non si intravede la fine del ciclo.

Secondo Mikko Mursula, il responsabile degli investimenti presso il fondo pensione finlandese, Ilmarinen Mutual Pension, questo potrebbe essere solo l’inizio.

“Il nostro settore sta iniziando a vedere solo ora quali sono le nuove sfide, frutto di tassi negativi” ha detto Mursula in un’intervista a Bloomberg. Ciò significa che “stiamo solo muovendo i primi passi” negli adeguamenti del portafoglio, ha dichiarato Mursula, spiegando che dopo l’estate è diventato praticamente impossibile mettere in portafoglio titoli di stato con rendimenti positivi in ​​gran parte dell’area dell’euro.

Le nuove strategie di portafoglio

In questo contesto, i fondi pensione sono alla ricerca di nuove strategie per preservare i rendimenti. Per Ilmarinen Mutual Pension la risposta ai tassi negativi è  stata quella di abbandonare le obbligazioni governative e investment grade e accumulare investimenti alternativi, come immobili e infrastrutture.

“Nell’universo delle attività alternative, la classe di attività secondaria con le migliori prestazioni negli ultimi 15 anni è stata il private equity. Ma non è detto che continui”, ha aggiunto Mursula.

Debiti con rendimenti negativi ammontano a $ 12 mila miliardi

I tassi della zona euro sono scesi al di sotto dello zero nel 2014, ovvero due anni dopo che li stessi erano stati sperimentati in Danimarca, il paese con il periodo più lungo di tassi negativi.

Al momento, lo stock mondiale di debito con rendimenti sotto lo zero è di circa $ 12  mila miliardi, sotto i massimi raggiunti in agosto quando era stato raggiunto il picco di $ 17 mila miliardi di dollari.

In Finlandia, al 18 novembre i debiti con rendimenti negativi, ammontavano a $ 131 miliardi, in calo rispetto ai $ 178,9 miliardi di agosto, con la maggior parte delle obbligazioni sotto zero emesse dal governo.